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Ugo da Carpi intaiatore e la tavola del Volto Santo a Carpi

Ugo da Carpi intaiatore e la tavola del Volto Santo a Carpi

Capolavoro dell'incisione prodotto con la stampa a più matrici

CARPI, 22 febbraio 2024, 11:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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I Musei di Palazzo dei Pio celebrano dal 24 febbraio al 29 giugno Ugo da Carpi (1469/70-1532), incisore, con la mostra 'Per Ugo da Carpi intaiatore. La tavola del Volto Santo da San Pietro in Vaticano', curata da Manuela Rossi e Pietro Zander, organizzata col patrocinio della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, della Diocesi di Carpi e del Museo Diocesano Tridentino di Trento. L'evento ruota attorno alla pala d'altare che Ugo da Carpi realizzò 500 anni fa (1524-2024), in preparazione del Giubileo del 1525. Per quest'opera devozionale di grande rilievo, un tempo esposta sull'altare del Volto Santo in San Pietro, secondo per importanza solo a quello papale sopra la tomba dell'apostolo, Ugo da Carpi si ispirò alla xilografia La Veronica mostra il velo del Volto Santo tra gli apostoli Pietro e Paolo realizzata da Albrecht Dürer nel 1510 - presente in mostra, proveniente dai Musei Civici di Pavia - adattata all'altare di San Pietro da Francesco Mazzola, detto il Parmigianino, che l'intagliatore carpigiano frequentò a Roma proprio in quel periodo, alla vigilia dell'Anno Santo.
    Nonostante non abbia goduto di grande fortuna, a causa della stroncatura che ne fece Michelangelo Buonarroti e riportata nelle Vite di Giorgio Vasari, le recenti analisi diagnostiche eseguite dai Musei Vaticani hanno rivelato l'unicità di quest'opera: non si tratta infatti di un dipinto quanto di un capolavoro dell'incisione, prodotto attraverso la stampa a più matrici. La Veronica testimonia inoltre l'intento di Ugo da Carpi di elaborare una tecnica alternativa alla pittura, tale che garantisse una sua riproducibilità multipla e che conservasse il vantaggio di poterla realizzare a più colori e in grandi dimensioni.
   

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