Per il suo 75/o
anniversario la Fiaf, Federazione italiana delle associazioni
fotografiche, completa con 14 nuove installazioni su case e
palazzi la Galleria permanente a cielo aperto di Bibbiena
(Arezzo) "consacrando e presentando il prossimo 17 giugno" il
borgo di origine medievale "Città della fotografia". Sempre il
17, al Cifa di Bibbiena si aprirà la mostra '75 anni di
fotografia di Nino Migliori', che presenta 220 suoi lavori, tra
cui 6 inediti.
La Galleria di Bibbiena, spiega la Fiaf, "è il primo esempio
in Europa di esposizione permanente di fotografia a cielo aperto
e la più grande installazione diffusa di opere fotografiche in
grande formato collocate permanentemente sulle facciate dei
palazzi e lungo le mura dell'antico centro storico di Bibbiena".
L'iniziativa della Galleria, nata nel 2016 "permette al
visitatore di compiere, camminando per le vie del borgo, un
viaggio nella nostra storia", lungo "un percorso illustrativo
della potenza delle immagini e dell'essenza del lavoro del
fotografo, un'espressione della tecnica fotografica a supporto
della creatività". Con i nuovi 14 lavori la Galleria conta in
totale 48 installazioni, fotografie di grandi autori italiani
che le hanno donate. Realizzata anche un'audioguida per
accompagnare il visitatore nella visita.
"Il sogno di far diventare Bibbiena la Città della fotografia
e il suo antico borgo la prima Galleria permanente a cielo
aperto è finalmente realtà. È un'investitura motivo di grande
orgoglio per la Fiaf, oltre che significativo stimolo per nuovi
e più grandi progetti", le parole di Roberto Rossi, presidente
della Fiaf che ha ringraziato quanti hanno contribuito alla sua
realizzazione, dai "grandi autori che hanno donato le loro opere
e che in questi 70 anni hanno sempre supportato l'impegno della
nostra Federazione nel dare voce a tutti coloro che cercano
nella fotografia riscatto, passione, amore e voglia di
condivisione e che ha aperto la strada a nuovi talenti della
fotografia italiana", al Comune, alle aziende del territorio e
alla Fondazione Cr Firenze che hanno permesso di concretizzare
il progetto a cui hanno contribuito anche Regione Toscana e
Consiglio regionale della Toscana.
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