"È una mostra esaustiva, seducente,
emozionante. Leonardo è un filosofo, un pensatore, un teorico,
esprime dei concetti di cui i disegni sono appunti. Qui c'è il
feticcio dell'originale. Ogni suo disegno è un pensiero, un
concetto, un'idea. La sua attualità è nella sete incessante di
ricerca". Così Vittorio Sgarbi commenta la mostra "Il genio è il
suo tempo. A tu per tu con Leonardo", inaugurata oggi alla
Biblioteca Reale di Torino, dove sarà aperta da domani, 7
aprile, al 9 luglio. In mostra una rara selezione di disegni,
incisioni, manoscritti, incunaboli, antiche carte geografiche.
In tutto tredici opere, tra cui i celebri fogli con
l'Autoritratto, Il volto di fanciulla, La testa virile di
profilo incoronata d'alloro e il Codice sul volo degli uccelli.
Dal 7 al 16 aprile saranno esposte le opere originali conservate
a Torino, mentre dal 18 aprile al 9 luglio il percorso
continuerà grazie alle riproduzioni dal vero dei disegni.
"Se devi vedere delle riproduzioni - ironizza Sgarbi - è
meglio vedere il catalogo. Il paradosso è che la riproduzione è
talmente precisa che sembra l'originale. Tanto vale non dirlo.
Fanno delle riproduzioni perfette di cui l'occhio non è in grado
di percepire le differenze tra la copia e l'originale". Il
motivo è la necessità di preservare le opere. "Si dice che le
opere devono riposare, ma si riposano da qualche parte, non
smettono di esistere. La Gioconda è sempre esposta, non dovremmo
farla riposare? Per arrivare a 200 anni dovrei interrompere
vent'anni e poi riprendere", osserva il sottosegretario.
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