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Il "Romeo and Juliet" di Zanella in chiave moderna

Il "Romeo and Juliet" di Zanella in chiave moderna

Debutta il 21 marzo al Verdi di Trieste il famoso balletto

TRIESTE, 15 marzo 2023, 21:34

Redazione ANSA

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Sontuoso e travolgente, tradizionale e moderno. Così è stato definito il "Romeo and Juliet" del coreografo Renato Zanella, presentato al Teatro Verdi di Trieste, dove sarà in scena dal 21 al 26 marzo. Uno dei titoli più celebri del balletto internazionale, che mancava in città dal 2007, quando venne presentato nella storica interpretazione di Yuri Grigorovich. Stavolta sul palco salirà il corpo di ballo della Sng Opera in Balet Ljubljana, con le coreografie di Zanella, punto di riferimento della danza europea, sulle musiche dell'orchestra del teatro diretta dal belga Ayrton Desimpelaere, che dal 2022 è direttore dell'Opera Nazionale e del Balletto di Slovenia a Lubiana.
    Il sovrintendente Giuliano Polo parla di uno spettacolo "bellissimo, con un corpo di ballo di livello tecnico veramente eccellente", ricordando che "la collaborazione con Lubiana è iniziata la scorsa estate e spero possa proseguire, mi auguro venga stabilita una continuità, per garantire una programmazione anche nei prossimi anni". Zanella, condividendo l'auspicio di Polo, sottolinea come "per quanto ci sia una forte individualità, nell'arte è fondamentale il lavoro di squadra.
    Quando le istituzioni si siedono a un tavolo insieme, per avere più forza, è sempre qualcosa di straordinario". Il balletto: "Romeo and Julet è una sfida, non possiamo cambiare la fine ma possiamo raccontare la storia diversamente. Ho scelto di raccontare una Verona di oggi. Giulietta è una giovane donna emancipata, che sa quello che vuole. Ma non è l'unica donna in scena, la componente femminile è forte, anche grazie a sua madre" e "alla presenza di Rosalinda, amica di Romeo, che vive come vuole e fa quello che vuole. Tre storie di donne, elementi trainanti". Il tutto "rispettando la musica e il suo linguaggio classico, che ci ispira". Parlando di Sergey S. Prokofiev, Desimpelaere ha raccontato di una "partitura perfetta, dove il lavoro sta nel fatto di giocare con i tempi, che normalmente sono più lenti, ma che se eseguiti in modo più veloce donano una maggiore dinamicità". I costumi sono di Alexandra Burgstaller, luci di Jasmin Šehić, drammaturgia di Tatjana Ažman, orchestra e tecnici della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.
   

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