Un'opera alta 30 metri, realizzata in
filo di ferro, riprodurrà il profilo della chiesa di San Pietro
e del vicino convento francescano, monumenti che in passato si
ergevano a Bari. A realizzare l'installazione monumentale sarà
Edoardo Tresoldi che, dopo aver vinto una gara internazionale,
si è aggiudicato l'appalto pubblico da oltre due milioni di euro
che cambierà il volto dell'area archeologica di San Pietro, nel
borgo antico del capoluogo pugliese. Questa mattina, alla
presenza del sindaco Antonio Decaro, si è tenuta la cerimonia
con cui la città metropolitana ha consegnato l'area al
segretariato regionale per la Puglia del ministero della Cultura
che, a sua volta, l'ha affidata alle imprese che effettueranno
gli interventi di scavo.
Il cronoprogramma parte ufficialmente oggi: i lavori
inizieranno questa primavera, l'opera dovrebbe essere terminata
entro la metà del 2024. "Questo sarà il nucleo della nuova
narrazione della città - ha spiegato Maria Picarreta, segretario
regionale pugliese del ministero -. L'area archeologica sarà
fruibile, accessibile e illuminata". L'opera, progettata in un
plastico al momento secretato dall'artista, dovrebbe occupare
tutta l'area archeologica.
"La prima fase dei lavori consisterà nello scavo archeologico
necessario per capire a quale livello del sito intestare l'opera
- ha proseguito Picarreta -. Seguirà poi il progetto esecutivo
nella una seconda fase". "Siamo convinti che questo scorcio
della città diventerà uno dei luoghi più famosi al mondo - ha
commentato il sindaco Decaro -. Sui prossimi lavori di scavo
sarà impostata un'opera d'arte contemporanea straordinaria che
viene affidata a un talento internazionale e che sarà fruibile
dalla città, visto che è prevista anche la scomparsa della
recinzione attualmente presente".
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