Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Met eredita un dipinto di Francesco Salviati

Met eredita un dipinto di Francesco Salviati

E' un ritratto di Bindo Altoviti, raro esempio su marmo

NEW YORK, 08 febbraio 2023, 19:09

Alessandra Baldini

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un importante dipinto del Rinascimento italiano, particolare perche' fu dipinto a meta' del Cinquecento su una lastra di marmo, entra nelle collezioni del Met a New York. E' il ritratto di Bindo Altoviti, un influente banchiere avversario dei Medici, e a lasciarlo in eredita' al museo sulla Quinta Strada e' stato il mecenate di origine armena Aso Tavitian, lo stesso dal cui testamento la Frick Collection ha ottenuto un mese fa un raro ritratto di donna del bergamasco Giovanni Battista Moroni.

Tavitian, un trustee del museo, aveva prestato al Met il quadro del manierista fiorentino Francesco Salviati per la mostra del 2021 The Medici: Portraits and Politics. E' la prima volta che un importante quadro dipinto su pietra entra nelle collezioni del museo. Altoviti era un potente banchiere quando Salviati ne fermo' le fattezze su una lastra di marmo spessa un paio di centimetri. "L'importanza artistica e storica di questo quadro e' straordinaria sia per l'aspetto materiale - il marmo - che per l'esecuzione pittorica", ha commentato Max Hollein, il direttore del Met. "Salviati cattura l'immensa ricchezza e lo stato sociale del suo soggetto, e allo stesso tempo la sua natura coraggiosa, acculturata e indipendente" ha aggiunto.

Artisti attivi a Roma nel 16esimo secolo dipingevano spesso su pietra, ma un quadro su marmo e' straordinariamente raro, ha spiegato il curatore della sezione Dipinti Europei del museo, Stephan Wolohojian. Salviati, il cui vero nome era Francesco de' Rossi, era tornato a Roma a meta' Cinquecento dopo un lungo soggiorno nei centri artistici del Nord Italia, in particolare a Venezia e a Bologna, in cui aveva appreso il ricco uso del colore e l'opulenza materiale impiegata nel ritratto. Wolohojian immagina Altoviti che convince il pittore a ritrarlo "su marmo e in maniera non fiorentina, in un aperto atto di sfida contro i Medici". Romano di nascita ma da parte di padre di origine fiorentina (La madre era una Cybo, nipote di Innocenzo Ottavo), Altoviti fu uno degli uomini piu' potenti del suo tempo, banchiere di papi, della Repubblica di Venezia e di monarchie europee. Leader della comunita' fiorentina a Roma, ritratto da giovane da Raffaello e da vecchio in bronzo da Cellini, Bindo mantenne una posizione neutrale verso i Medici fino a quando non divenne un sostenitore di Papa Paolo Terzo Farnese. Dalla fine degli anni '40 del secolo, il banchiere fu un aperto oppositore dei Medici fino a quando nel 1554 Cosimo Primo non lo dichiaro' un ribelle.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza