Sono legittimi gli atti con cui il
ministero della Cultura ha negato a privati l'autorizzazione per
l'uscita in via definitiva dal territorio nazionale (sotto forma
di attestato di libera circolazione) del dipinto a olio su tela
"Texas" di Alberto Burri, datato 1945 e avente un valore
dichiarato di 900mila euro. Lo ha stabilito il Tar della Liguria
respingendo il ricorso di Ingad Trust S.r.l., in qualità di
trustee del What Trust a cui appartiene l'opera che un decreto
del presidente della Commissione regionale per il patrimonio
culturale della Liguria nel 2021 ha dichiarato di interesse
culturale e quindi meritevole di tutela speciale.
"Nel caso in esame, il diniego e l'allegata relazione
storico-artistica evidenziano prioritariamente 'il carattere di
assoluta rarità del dipinto nell'ambito del percorso artistico
dell'autore' (trattandosi, in sostanza, della sua 'opera
prima'), ma formulano anche un giudizio positivo relativamente
alla qualità artistica, sotto il profilo della capacità
espressiva, di un'opera che "contiene in nuce … i presupposti di
una ricerca sulla materia che connoterà l'intero percorso
artistico di Burri" spiega il Tar nella sentenza -. La relazione
storico-artistica contiene una minuziosa ricostruzione delle
vicende legate alla realizzazione del dipinto ed illustra
esaustivamente le ragioni che ne dimostrano "il valore di
unicum" nel percorso artistico dell'autore, trattandosi di una
testimonianza molto rara dei suoi esordi "quando Burri si scoprì
artista in quel campo di prigionia statunitense durante la
seconda guerra mondiale".
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