(di Giovanni Franco)
Pagine di storia rivivono nelle
immagini. Raccontano quei giorni del 1943 dopo l'armistizio di
Cassibile firmato il 3 settembre di quell'anno con il quale,
l'Italia firmò la resa incondizionata agli Alleati nella seconda
guerra mondiale. L'obiettivo di Nick Parrino ci riporta indietro
nel tempo. In mostra alle Ciminiere a Catania
da sabato 9 luglio per tutto il 2022 "Volti e luoghi della
Sicilia liberata" a cura di Ezio Costanzo, in collaborazione con
la Library of Congress, Prints and Photographs Division,
Washington, D.c., Fondazione Oelle Mediterraneo . L'esposizione,
in partnership con la Città Metropolitana di Catania-Museo
Storico Sbarco in Sicilia 1943, racchiude 80 immagini di
Parrino, fotografo italo-americano al seguito dell'esercito USA
durante la seconda guerra mondiale, che immortalò alcuni momenti
della vita quotidiana della gente di Sicilia dopo quel 3
settembre.
"Nelle foto di Parrino, arruolato nell'Owi, l'Office of War
Information, ovvero l'ente governativo per le campagne di
informazione e propaganda, c'è la Sicilia liberata dei giorni
successivi dell'Operazione Husky e i volti sorridenti della
popolazione che riprende a vivere ricostruendo la propria
esistenza. Negli scatti emerge l'intento del fotografo di
ritrarre, a volte in maniera idilliaca, la ripresa della vita
sociale ed economica sia nelle grandi città, come Palermo,
Catania, Agrigento, Messina, Siracusa, sia nei piccoli paesi di
provincia e nelle campagne", spiegano i curatori dell'evento.
"La gente è attenta a rimette assieme i cocci della propria
esistenza e, in questa Sicilia rurale e popolare, tutti danno
una mano a tutti, sostenuti dagli stessi soldati Usa. Ed ecco i
contadini sull'Etna, i pescatori, gli operai che lavorano la
pietra per ricostruire le strade, i momenti di relax e di
animazione culturale organizzate dall'Amgot, i maestri
artigiani, i luoghi di storia e di arte che da sempre hanno
incantato il mondo", aggiunge Costanzo.
Le immagini di Nick Parrino non mostrano le battaglie, ma lo
stato d'animo sereno di tanti siciliani che, ancora una volta
nel corso della loro secolare storia, hanno saputo superare con
spirito di sacrificio la sconfitta di una guerra, vissuta come
sempre come una fatale calamità.
"Nella mostra sono esposte solo una parte delle foto scattate da
Parrino in Sicilia durante la guerra, conservate nella Library
of Congress di Washington. Sono immagini in cui l'istante
congela la storia restituendoci il grande valore della
fotografia documentaristica, che diventa testimonianza della
cultura sociale ed economica di un luogo e del suo popolo»,
aggiuge il, curatore della mostra.
Ma chi era Parrino? Di lui si conosce poco. Il suo cognome
rivela l'origine italiana, ma sono tutt'ora ignoti la data e il
luogo di nascita. Pare sia vissuto a Cleveland, nell'Ohio, dove
è deceduto nel 1979. Prima della guerra ha lavorato come
fotografo per il quotidiano Cleveland Plain. Per l'OwI Parrino
ha fotografato in diversi fronti di guerra, tra cui il nord
Africa, il Medio Oriente e l'Italia. Ha lavorato come foto
giornalista per la Wide World Photos e, nel dopoguerra, è stato
photo editor della rivista Newsweek. È stato anche direttore
della biblioteca di fotografia della Cities Service Co. Dove ha
lavorato fino al 1967.
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