Il nero e il bianco, l'imprenditore
e l'artista, l'umano e il "Disumano". E' un duplice ritratto di
Fedez, nome d'arte del rapper Federico Leonardo Lucia, la nuova
opera del 2021 dal titolo "Il pessimista narcisista e il
narcisista pessimista" dell'artista bresciano Francesco Vezzoli.
Due busti che rappresentano anche la capacità di Fedez di
essere figura polarizzante e divisiva, anche su temi politici e
di attualità, e che verrà installata nel mezzanino dello Scalone
d'Onore di Triennale fino al 4 aprile.
Quel giorno i due busti verranno battuti all'asta, con la
collaborazione di Sotheby's Italia, e il ricavato devoluto alla
Fondazione Together To Go (Tog), che offre cure gratuite ai
bambini con gravi patologie neurologiche. A questo scopo andrà
anche una parte del ricavato dell'album di Fedez "Disumano", la
cui cover è appunto uno scatto dell'opera realizzata dal
fotografo Delfino Sisto Legnani, per la costruzione della nuove
sede di via Livigno a Milano.
"Questo album è un riflettore per aiutare una realtà milanese
di cui prendersi cura. Ho conosciuto Tog grazie a La Pina e a
Dargen D'Amico, si tratta di un fiore all'occhiello per Milano e
realmente anche per tutto il Paese, senza retorica. Quello che
fa e i servizi che offre ai bambini - osserva ancora Fedez -
sono qualcosa di unico a livello europeo".
Scherza l'artista spiegando che il nome dell'opera viene dal
suo "psicanalista, ma non sono sicuro che il termine sia
presente sui libri o che sia piuttosto un neologismo". Stefano
Boeri, presidente della Triennale, ha detto di avere aderito con
"entusiasmo a questo progetto. Siamo felici di potere esporre la
nuova scultura di un grande artista della contemporaneità e che
dialogherà con l'architettura del Palazzo dell'Arte".
Anche la fondatrice di Tog, Antonia Noja, ha spiegato che "la
mission della onlus è rendere la qualità della vita di questi
bambini la migliore possibile e portarli a esprimere il massimo
delle loro possibilità e capacità". E ancora: "La bellezza è un
elemento fondante della visione del mondo di Tog perché aiuta
tutti, e anche i bambini più sfortunati, a vivere meglio".
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