Tra le nuove iniziative che la
curatrice del Museo di San Colombano - Collezione Tagliavini di
Bologna, Catalina Vicens, ha pensato per rendere quel luogo più
attraente e allargarne la fruizione da parte del pubblico, vi è
senza dubbio il ciclo di concerti dedicati alla musica e
all'arte che si apre domani 10 febbraio alle 20.30. Questo primo
appuntamento si ispira e si affianca alla mostra Il Dante di
Wolfango (visitabile fino a domenica in Santa Maria della Vita
per Genus Bononiae), concentrandosi in particolare sui Tarocchi
di Dante e dei Fedeli d'Amore che l'artista bolognese dedicò
negli anni '80 del secolo scorso all'opera del Sommo Poeta,
illustrandoli in stile 'neogotico' e con evidenti richiami alla
decorazione manoscritta dei secoli XIII e XIV. Catalina Vicens,
Alighiera Peretti Poggi (la figlia di Wolfango) e l'attore
Saverio Mazzoni hanno ideato un programma,
'Viaggio nei Tarocchi danteschi di Wolfango', che vuol essere
una sorta di itinerario figurato che completa il composito
approccio al testo dantesco da parte del pittore bolognese,
artista affascinato dall'arte e dalla letteratura del medioevo.
Il percorso circolare, che dalla carta della Luna torna agli
astri e alla Luna medesima, propone per ogni lama un testo di
prosa o poesia e un brano musicale, guidando lo spettatore in un
dialogo emozionale che scaturisce dall'incontro tra le diverse
arti. I riferimenti letterari, presentati dalla voce narrante di
Mazzoni, vanno dalla stessa Commedia a Petrarca e Galilei senza
trascurare le suggestioni offerte da autori più moderni quali
Oscar Wilde, Garcia Lorca e Borges. La partitura musicale,
eseguita da Catalina Vicens su un organo portativo medievale, si
compone, invece, ad autori dei secoli XIII e XIV, per la maggior
parte anonimi, tra cui spicca il nome di Guillaume de Machaut.
Una proposta, insomma che permette a Genus Bononiae di unire le
forze per un cartellone culturale sempre più ricco e al pubblico
di tornare a fruire di una proposta che, seppure in maniera
differente, una quindicina di anni fa portava al Teatro Comunale
centinaia di spettatori desiderosi di conoscenza.
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