Scarpe e sandali, zoccoli e
stivali, modellati, cotti al forno, dipinti, smaltati, tutto
esclusivamente a mano, nei colori del rosso e del blu, e poi
esposti ovunque, nelle strade del centro così come in quelle
della periferia, sui marciapiedi e sulle panchine, nei palazzi
delle Istituzioni e negli uffici, nelle scuole e nelle chiese,
in un atto artistico privato e collettivo che vuole combattere
con la bellezza l'orrore del sopruso e della crudeltà: saranno
45 le città italiane di affermata e antica tradizione ceramica
- da Faenza a Oristano, da Savona a Sciacca -, tutte aderenti
all'Aicc - Associazione Italiana Città della Ceramica, che il 25
novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la
violenza sulle donne, daranno la propria testimonianza di lotta
e solidarietà a sostegno delle vittime attraverso l'evento
diffuso "Scarpette rosse in ceramica". Maestri da tempo a
bottega e giovani allievi, artigiani di lungo corso e nuovi
designer d'avanguardia, realizzeranno le scarpe in ceramica in
una grande mobilitazione che vuole sensibilizzare l'opinione
pubblica e che prevede anche flash mob, performance di danza,
reading di poesia, attività teatrali, mostre, workshop e
dibattiti. Da quest'anno poi l'iniziativa si amplia anche con
"Scarpette blu", a sostegno della difficile condizione delle
donne in Afghanistan (il blu è il colore dominante del velo
indossato dalle afghane), progetto ideato da Fidapa -
Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari, e da Pupa
Tarantini, Presidente della sezione di Oristano, insieme al
Liceo e all'istituto d'Arte.
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