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Firme contro Green pass in siti archeologici, bufera social

Firme contro Green pass in siti archeologici, bufera social

Su Fb centinaia di accesi commenti tra chi approva e chi critica

ORISTANO, 20 agosto 2021, 12:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si è scatenata una vera e propria polemica tutta social sulla petizione on line contro l'obbligo di Green pass nei siti archeologici all'aperto, lanciata dal presidente del Cda della società cooperativa Archeotour, che gestisce il complesso nuragico di Santa Cristina a Paulitano, in provincia di Oristano. La raccolta firme ha raggiunto quota 1.300, ma su Facebook, dove è stato dato l'annuncio della petizione sul portale Change.org, si è aperta un'accesa discussione con centinaia di commenti.
    Si sono formati così due schieramenti contrapposti tra chi loda l'iniziativa e chi invece non l'ha gradita, con dure prese di posizione tra chi non accetta l'imposizione del Green pass in nessuna occasione e contrasta persino i vaccini e chi annuncia l'intenzione di non visitare più il pozzo sacro nuragico conosciuto in tutto il mondo, fruibile dentro un parco di 14 ettari all'aperto. C'è anche qualche via di mezzo con alcuni che, pur comprendendo il principio, reputa la scelta della petizione non opportuna, mentre dalla cooperativa si invita ad andare oltre il titolo e a leggere il contenuto.
    "Credo si possa essere tutti d'accordo sul fatto che il Covid-19 debba essere sconfitto adottando tutte le misure necessarie, ma di buon senso", spiegano i promotori della raccolta firme. "Almeno all'aperto - scrive il presidente della coop - proporrei di continuare ad usare il buon senso invece della gendarmeria. Se il nostro operato avesse avuto una minima utilità non avrei avuto nulla da eccepire, ma in questo caso mettiamo i bastoni tra le ruote alla gente, assistiamo ad una specie di sorteggio: col Green pass si visitano i luoghi all'aperto e si fanno beate vacanze, senza si sta a guardare i più fortunati dalla terrazza del bar ...unico conforto: l'aperitivo in mano. Non è giusto! Istituti e luoghi della cultura è troppo generico, ok per quanto concerne i musei, son luoghi chiusi, ma i parchi e i siti consentiteci di utilizzarli come avviene in tutti gli altri luoghi all'aperto, semplicemente".
   

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