Nuove "straordinarie scoperte"
stanno emergendo nei Sassi di Matera. Nell'area di Porta Pistola
- è annunciato in un comunicato diffuso dall'ufficio stampa del
Comune - nel corso dei lavori di riqualificazione "sono venuti
alla luce ritrovamenti di grande valore storico e artistico: al
centro dell'area, un edificio sacro sotterrato per tutta la sua
altezza e che presenta un affresco, risalente presumibilmente al
sedicesimo secolo". "Un'altra sorpresa" riguarda "un
importante muro di recinzione, più arretrato rispetto al
muraglione a strapiombo sulla Gravina": le scoperte sono state
mostrate il 7 maggio al sindaco, Domenico Bennardi e al
soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio della
Basilicata, Francesco Canestrini, che hanno effettuato un
sopralluogo.
Nella nota del Comune è sottolineato che "le tracce emerse
sin dalle prime fasi di pavimentazione dell'area di Porta
Pistola hanno portato a svolgere indagini di archeologia
preventiva che hanno permesso di rinvenire antiche fosse
circolari destinate alla conservazione di derrate alimentari e
acqua; lo svuotamento dal terreno di colmatura ha permesso la
raccolta di interessanti frammenti ceramici. Sul fronte opposto,
l'indagine ha permesso di comprendere che il poderoso muro di
contenimento a strapiombo sul torrente Gravina risulta avanzato
rispetto ad un muro precedente, anch'esso di potenza
ragguardevole". Dallo scavo fino ad ora eseguito, profondo
circa un metro, l'edificio sacro appare sotterrato per tutta la
sua altezza. "In queste prime fasi di scavo - ha sottolineato
Canestrini - è difficile descriverne con certezza le
caratteristiche, ma il dipinto murario emerso palesa la presenza
di un edificio sacro di non sicura attribuzione. Il dipinto
rappresenta una crocifissione molto ben conservata, dai colori
brillanti e una mano molto raffinata, databile, per quanto
attualmente visibile, alla seconda metà del 1500".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA