Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

ITsART, italiani pronti per il palcoscenico virtuale

Arte

ITsART, italiani pronti per il palcoscenico virtuale

Esce ricerca Luiss-Piepoli, sì a biglietto e visione su smart tv

ROMA, 23 febbraio 2021, 13:46

di Marzia Apice

ANSACheck

ITsART, italiani pronti per il palcoscenico virtuale - RIPRODUZIONE RISERVATA

ITsART, italiani pronti per il palcoscenico virtuale - RIPRODUZIONE RISERVATA
ITsART, italiani pronti per il palcoscenico virtuale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli italiani sarebbero interessati all'accesso a un nuovo "palcoscenico virtuale", pagando un biglietto per vivere comodamente "a distanza" sulla smart tv la musica, il teatro, il cinema, la danza e ogni forma d'arte, live e on demand: secondo quanto emerge da una ricerca sui nuovi modelli di fruizione culturali durante il 2020 condotta nell'ambito del Master in Comunicazione e Marketing politico e istituzionale della Luiss in collaborazione con l'Istituto Piepoli, i tempi potrebbero essere dunque ormai maturi per la diffusione di "ITsART", la piattaforma digitale su modello Netflix promossa dal Ministero della Cultura con Cassa Depositi e Prestiti e attesa presto online.

Secondo la ricerca, effettuata su un campione rappresentativo della popolazione italiana dai 18 anni in su (con un totale di 500 persone intervistate), la nuova società ITsArt, partecipata al 51% da Cassa Depositi e Prestiti e al 49% da CHILI che gestirà la piattaforma digitale della cultura, potrebbe davvero conquistare gli italiani. I dati infatti sono incoraggianti: il 49% del pubblico interpellato si è detto favorevole ad una piattaforma OTT (over the top) dedicata interamente alla cultura, il 23% ha risposto con un "probabilmente sì" mentre solo il 5% degli intervistati ha dichiarato di non avere alcun interesse nel progetto. Dal punto di vista dell'età, l'attenzione alla piattaforma si è rivelata alta nella fascia più giovane, tra i 18 e i 34 anni (70%), e ancora di più tra gli over 55 anni (76%), mentre sulla modalità di acquisto dei biglietti per l'eventuale accesso ai contenuti il 62% dice di preferire la modalità del singolo biglietto scegliendo di volta in volta l'evento da seguire, il 28% invece un abbonamento. Per quanto riguarda il device scelto per la fruizione della piattaforma, il 46% della popolazione considerata afferma di preferire la smart tv, il 24% il pc, il 20% entrambi. Solo il 10% del pubblico intervistato dice di non guardare eventi digitali.

Con il 2020 che ha incrinato le certezze e cambiato gli orizzonti anche nella cultura e nello spettacolo dal vivo, settori messi letteralmente in ginocchio dalla pandemia (oltre il 40% sui bilanci degli enti culturali la perdita stimata da Federculture per il comparto delle produzioni live) con il rischio concreto che, visto il permanere dei contagi, ancora per qualche mese non si potrà tornare a vivere liberamente concerti, pièce teatrali e ed eventi in presenza, la cosiddetta "Netflix della cultura" rappresenta un'opportunità da giocare, anche se ancora tutta da costruire. Ma, come sottolinea la ricerca, restano delle domande aperte. Se è certo che ogni istituzione pubblica e realtà privata legata a cultura e spettacolo in Italia non possa evitare una riflessione sulle modalità di interazione con "ITsART", anche tenendo conto della maggiore consuetudine del pubblico con la fruizione a distanza, bisognerà però capire se la piattaforma digitale immaginata dal ministro Franceschini a inizio pandemia per rilanciare il settore sarà in grado di mettere insieme produzione, distribuzione, monetizzazione e quindi rappresentare il sostentamento di intere filiere produttive legate al mercato culturale. Inoltre, serve ragionare sulle aspettative del pubblico a casa, su cosa sia disposto ad acquistare on demand un utente abituato alla fruizione live, e anche su quali siano le strade migliori per attirare quei consumatori che magari non hanno mai avuto l'abitudine di frequentare dal vivo i luoghi della cultura. "ITsART" è dunque insieme un'occasione e una sfida che il tempo della pandemia impone e che non si può sottovalutare, con la doverosa necessità di riflettere sulla progettazione di una programmazione culturale adeguata e su una qualità che, grazie anche all'investimento sull'innovazione tecnologica (dal 5g alla realtà aumentata all'intelligenza artificiale), dovrà rispettare alti standard al fine di creare per il pubblico un'esperienza unica ed immersiva.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza