A Roma, dal 5 dicembre, la mostra
Canditi al Veleno di Demetrio Di Grado, street artist siciliano
e collagista impegnato da anni in una ricerca stilistica che
racconta il presente attraverso un'iconografia ormai
riconoscibile come sua cifra artistica e che è il frutto di un
lavoro attento sulle immagini analogiche degli anni '30 e '50
del suo archivio di riviste e libri dell'epoca.
Sarà visitabile a Rosso20sette arte contemporanea.
Di Grado partecipa come uno degli 8 artisti chiamati a
realizzare l'"overture" della mostra di Bansky a Palermo, con
alcuni interventi di street art tra le vie del centro storico.
Realizza opere per le vetrine d'autore presso Bisso Bistrot, uno
dei più rinomati e frequentati locali di Palermo all'interno di
una rassegna di arte contemporanea con artisti italiani e
internazionali fino ad arrivare alla pubblicazione, nell'ottobre
scorso, del libro a lui dedicato che racconta i 20 anni di
carriera e che lo ha consacrato a pieno titolo nel novero degli
artisti più influenti del panorama della street art italiana.
Nell'ultimo anno la produzione dei collage di Di Grado si
confronta con un intenso processo di analisi interiore che lo ha
portato a declinare molti dei suoi lavori su tematiche complesse
a volte drammatiche, senza tralasciarne però quell'aspetto
ironico che caratterizza ogni sua opera.
"Nella serie, dal titolo amaro e grottesco, Canditi al Veleno
- scrive il curatore Francesco Piazza - Di Grado rievoca
un'atmosfera, quella degli anni '50, in cui la donna moglie
premurosa, madre attenta, padrona di casa impeccabile, emerge
sorridente e racconta di sé circondandosi di elementi
rassicuranti e a volte fiabeschi: fiori, tessuti, ali d'angelo,
corone regali. Egli manipola quelle immagini e le stravolge,
sovvertendo e ricostruendone lo stereotipo, spegnendo quell'aura
di perfezione da cui era avvolta e ricreando le ossessioni e le
paure dell'universo femminile contemporaneo, fino a provocare,
ancora una volta, un corto circuito nell'immaginario e nella
coscienza. Una calma ed una soavità che viene interrotta
bruscamente dalla consapevolezza di una vita solo all'apparenza
dorata ma ricca di quelle contraddizioni e amarezze proprie del
nostro tempo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA