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La Mascolinità, in mostra tutte le sue forme

La Mascolinità, in mostra tutte le sue forme

Al Barbican di Londra immagini raccontano percorso liberazione

ROMA, 25 febbraio 2020, 13:50

Redazione ANSA

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Mascolinità ossia come ci si aspetta che ragazzi e uomini si comportino per il fatto di essere di genere maschile, dunque maschi. Storicamente è a partire dagli anni '60 del Novecento che il racconto della mascolinità si è fatto meno univoco: erano gli anni della rivoluzione sessuale, delle lotte per i diritti civili, della nascita del movimento per i diritti dei gay, gli anni della controcultura. Da quel momento l'essere maschio, pur in una società patriarcale fondata sul potere e il dominio del maschio, allora come oggi, ha cominciato a prendere varie strade e varie forme. Sono quelle documentate nella mostra 'Masculinities: liberation throug photography' al Barbican di Londra fino al 17 maggio. I cambiamenti sociali sono fissati dagli scatti di Robert Mapplethorpe, Richard Avedon, Laurie Anderson, Hal Fisher, Sunil Gupta e Peter Hujar. Abbracciando l'idea di molteplici "mascolinità" e rifiutando l'idea di un singolare "uomo ideale", la mostra vuole sostenere la comprensione della mascolinità libera e liberata dalle aspettative della società e dalle norme di genere. Anche se si parte dagli anni '60, l'esposizione del Barbican è assolutamente attuale, anzi tempestiva se si considera l'attuale politica globale caratterizzata da leader mondiali maschili che si pongono pubblicamente come uomini 'forti' (un immaginario smontato scatto dopo scatto), mentre proprio gli effetti collaterali della mascolinità tossica sono sotto i nostri occhi e hanno generato tra l'altro il movimento #MeToo e portato in tribunale un simbolo di quel dominio maschile come Harvey Weinstein, due volte colpevole e che sta rischiando fino a 25 anni di prigione.
   

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