'Desiderio/censura'. A questa
bipolarità in cui l'arte e la società si sono sempre dibattute,
è dedicata la 26esima edizione di Artissima, fiera d'arte
contemporanea che torna a Torino dal primo al 3 novembre. Il 62%
degli espositori sono stranieri, a conferma del successo e della
vocazione internazionale della kermesse, che ha il cuore
all'Oval ma presenta eventi in numerosi spazi cittadini.
Le gallerie, provenienti da 43 Paesi, sono 208; oltre 50 i
curatori e direttori di musei di tutto il mondo nelle giurie e
iniziative speciali della fiera, che si articola in 7 sezioni.
Fra le novità Hub Middle East, focus sulle gallerie attive in
questa parte del mondo, Artissima Telephone, kermesse alle Ogr
sul telefono come mezzo artistico, e Abstract Sex progetto
espositivo sul tema del desiderio. Fra gli eventi quello
dedicato a 'The Italian Job' che, nei giorni della Brexit, porta
a Torino dall'Inghilterra un bus ispirato al film e che potrebbe
veder arrivare in fiera il suo protagonista, Michael
Caine.
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