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Museo Novecento Milano si rifà il look

Museo Novecento Milano si rifà il look

Progetto completato nel 2020, decennale dell'apertura

MILANO, 23 febbraio 2019, 17:20

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cambia l'allestimento del Museo del Novecento di Milano, con un progetto che sarà completato nel 2020, decennale dell'apertura.
    Le novità maggiori, che già ora si possono ammirare, sono da un lato la nuova esposizione delle opere di Marino Marini e dall'altra l'arrivo delle opere fino agli anni '80, con l'aggiunta di trenta artisti che finora non erano stati esposti.
    Marini ha sempre avuto un rapporto privilegiato con Milano.
    Lo testimoniano le molte opere che lui e la moglie Mercedes hanno donato fra il 1972 e il 1986 alle Civiche raccolte d'arte.
    Per questo i suoi lavori sono stati spostati nelle sale che danno su piazzetta Reale, dove si possono ammirare sculture ritratto come quelle di De Pisis e Stravinskij, dipinti come Le tre figlie del carrozziere (1947) e Scenario (1960), fino alla tensione che traspare nei movimenti delle Pomone, dei Cavalieri e dei Giocolieri. Il trasferimento ha permesso anche di ripensare l'allestimento delle opere dagli anni Sessanta agli Ottanta, aprendo anche a una iterazione con l'arte internazionale (con opere di artisti del calibro di Warhol e Rauschenberg) grazie all'esposizione di parte della Collezione Bianca e Mario Bertolini, donata al Comune di Milano nel 2015.
    Una saletta monografica, poi è dedicata all'artista torinese Carol Rama, con l'esposizione - per la prima volta a Milano - di Presagi di Birnam (1970), acquistata dal Museo nel 2012.
   

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