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Bruce Springsteen accende il Circo Massimo

Bruce Springsteen accende il Circo Massimo

Tanti classici per il Boss davanti a 60mila persone. Ama, raccolte 10 tonnellate di rifiuti dopo il concerto

ROMA, 23 maggio 2023, 10:16

Paolo Biamonte

ANSACheck

Bruce Springsteen durante il concerto al Circo Massimo (Mathias Marchioni / Henry Ruggeri) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Bruce Springsteen durante il concerto al Circo Massimo (Mathias Marchioni / Henry Ruggeri) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Bruce Springsteen durante il concerto al Circo Massimo (Mathias Marchioni / Henry Ruggeri) - RIPRODUZIONE RISERVATA

E a Roma poi arriva Bruce. Bastano poche note di "My Love Will Not Let You Down" per spazzare tutti i dubbi. Sono passati sette anni da quando aveva suonato al Circo Massimo e ci sono di nuovo 60 mila anime scelte del popolo del Boss, rassicurate dal fatto che accanto a Springsteen c'è ancora la E Street Band, la più potente macchina da live che il rock abbia prodotto negli ultimi decenni.

Tutti insieme per celebrare questo magnifico rito alimentato dal fatto che queste canzoni sono pezzi di vita di tutti quelli che le conoscono e che dal vivo acquistano una dimensione diversa, percorse come sono da un'energia incontenibile. A Roma ha piovuto durante la giornata ma è quasi inutile dire che le condizioni meteo e il fango non hanno scoraggiato nessuno. Puntuale alle 19.30 Bruce Springsteen sale sul palco: le polemiche per il concerto di Ferrara sono superate, soprattutto sono superati i timori di quanti pensavano di vedere un artista in declino.

Il Boss oggi indossa le sneakers e non più gli stivali, per lui una sorta di rito di passaggio verso un'età diversa. Rispetto al passato il concerto è più simile a uno show tradizionale, nel senso che la scaletta è più o meno la stessa di tutte le altre tappe e la durata è "solo" tre ore: al rito sono stati tolti il momento dei brani a richiesta e quella tensione ad andare oltre i limiti di chi è sul palco e di chi ascolta, quando le varie città si sfidavano su quale concerto avesse stabilito il record di durata (il calcolo scattava dopo le quattro ore). Qualcuno dei musicisti mostra i segni di interventi di chirurgia, Bruce non corre, non sfida l'età come fa Mick Jagger, non sale più i gradini del palco saltando ma fa quello che deve fare: il concerto di uno dei più grandi rocker della storia.

La E Street Band continua ad essere una macchina da musica straordinaria. E in questa versione "Big Band" aumenta la sua potenza di fuoco, senza perdere la capacità di cogliere anche le minime sfumature. "Ghost of my Hometown" si arricchisce di tamburi e fiati da fanfara, "No Surrender" è un chiaro messaggio al pubblico e al mondo, con Steve Van Zandt che suona una chitarra con i colori della bandiera ucraina. Poi arrivano in sequenza "Darkness on the Edge of Town", "Promise Land", prima di una versione torrenziale e travolgente di "Kitty's Back".

Da vero Boss, Bruce si è ripreso il ruolo di chitarra solista, con il suo stile aggressivo: Steven sul palco suona l'essenziale ma conferma di essere una delle seconde voci più importanti del rock. A Nils Lofgren, il chitarrista che umiliò un giovane Springsteen e la sua band al primo concerto della carriera a San Francisco, si abbandona a uno dei suo assoli da super virtuoso solo in "Because The Night", che continua ad essere uno dei momenti più intensi del concerto.

"Nightshift", pescato dal recente album di cover soul "Only The Strong Survive", aveva fatto storcere la bocca a più di un fan: dal vivo il brano dei Commodores diventa una celebrazione della Black Music con i coristi a disegnare vocalizzi. "Mary's Place" e l'amatissima "E Street Shuffle" precedono il primo momento di pausa, con l'acustica "Last Man Standing" dedicata al fondatore dei Castiles, la prima band di Bruce, George Theiss, morto nel 2018. "Siate buoni con voi stessi e con chi amate" dice Springsteen nella presentazione.

Poi comincia una sequenza ininterrotta di classici, "She's The One", "Badlands", aperta da uno dei più iconici fill di batteria di sempre, "Thunder Road", con l'intera prima strofa cantata in coro dal pubblico, "Born In The Usa" dove Max Weinberg sprigiona tutto il suo virtuosismo da erede dei grandi batteristi da Big Band, "Born To Run", "Bobby Jean". Il concerto si avvia alla fine: in "Glory Days" rinasce la coppia da cabaret Springsteen-Van Zandt, "Dancin' In The Dark", "Tenth Avenue Freeze Out", con le immagini di Clarence "Big Man" Clemmons e di Danny Federici, i due componenti storici che non ci sono più. Si chiude con Springsteen da solo con la chitarra a salutare i fan innamorati con "I'll See You In My Dreams".

Poco meno di tre ore con la E Street Band con i vecchi amici Roy Bittan piano e sintetizzatori, Nils Lofgren chitarra e voce, Garry Tallent basso, Stevie Van Zandt chitarra e voce, Max Weinberg batteria, Soozie Tyrell violino, chitarra e voce, Jake Clemons sassofono, Charlie Giordano tastiere cui si aggiungono l'ormai consueta sezioni di fiati e quattro coristi. Ad assistere al concerto una line up di star e rock star da Oscar: Sting, Nick Mason dei Pink Floyd, Nick Cave, Lars Ullrich dei Metallica, più Chris Rock, Isla Fisher, Woody Harrelson. Tra gli attori italiani Edoardo Leo, Luca Marinelli e Giuseppe Battiston. Nessuno può sfuggire alla magia di un concerto di Springsteen: il tempo passa anche per lui che ormai è un uomo ricchissimo (ha venduto il suo catalogo per 500 milioni di dollari), frequenta gli Obama e gli Spielberg e non è più l'eroe blue collar di un tempo: la voglia di essere ancora The Boss non l'ha persa perché in fondo anche lui sa che il mondo è pieno di gente che grazie a lui ha scelto di non arrendersi. Bruce Springsteen e la E Street Band torneranno in Italia il 25 luglio all'autodromo di Monza.

Dieci tonnellate di rifiuti

Sono scattate già dalle 23 di ieri le operazioni di pulizia e lavaggio per ripristinare il decoro sulle strade adiacenti al Circo Massimo coinvolte dal concerto di Bruce Springsteen. È quanto rende noto Ama. L'azienda, in coordinamento con Roma Capitale, ha messo in campo una speciale task force di 45 uomini e 15 mezzi, operativa durante tutte le fasi dell'evento e che ha raccolto complessivamente oltre 10 tonnellate di rifiuti. Il personale aziendale ha presidiato i 4 varchi di prefiltraggio mentre già nei giorni scorsi in tutta l'area erano stati posizionati 15 cassonetti e 60 bidoncini per le varie frazioni di materiali. Una volta concluso lo spettacolo le squadre e i mezzi Ama (spazzatrici, veicoli a vasca, autobotti, e compattatori) hanno ripulito le strade limitrofe e consentito, in collaborazione con la Polizia Locale di Roma Capitale, il ripristino della normale viabilità. Sono attualmente in corso interventi di rifinitura su via dei Cerchi che si concluderanno nel primo pomeriggio.

Manuel Agnelli sul concerto

"Però ha fatto bene Springsteen a tacere". Bene hanno fatto gli organizzatori ad andare avanti con lo show e bene ha fatto Springsteen a non dire nulla dal palco di Ferrara ma "non mi è piaciuto che il Boss non abbia donato l'incasso, mi aspettavo che lo facesse". Così Manuel Agnelli sulle polemiche sul concerto che si è tenuto il 18 maggio a poche decine di chilometri dalla Romagna martoriata dall'alluvione. "Dimentichiamo che organizzare un concerto del genere è un lavoro, ci sono investimenti economici - dice Agnelli, oggi al Piccolo per la presentazione dello spettacolo 'Lazarus' - è un'occasione di economia sul territorio e anche occasione di distrazione, che può aiutare in una situazione così tragica. Il Boss non ha detto nulla? Oggi tutto ciò che dici viene strumentalizzato, qualsiasi cosa avesse detto lo sarebbe stata".

 

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