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Jon Favreau, con Mandalorian rispondo a molte domande

Jon Favreau, con Mandalorian rispondo a molte domande

La 3/a stagione serie in universo Star Wars dal 1/3 su Disney+

ROMA, 01 marzo 2023, 10:05

Francesca Pierleoni

ANSACheck

FAVREAU, 'CON MANDALORIAN STAVOLTA RISPONDO A MOLTE DOMANDE ' © ANSA/EPA

FAVREAU,  'CON MANDALORIAN STAVOLTA RISPONDO A MOLTE DOMANDE ' © ANSA/EPA
FAVREAU, 'CON MANDALORIAN STAVOLTA RISPONDO A MOLTE DOMANDE ' © ANSA/EPA

Da serie new entry nell'universo di Star Wars e portabandiera di Disney+ (ha debuttato nel giorno di lancio della piattaforma negli Usa) a racconto cult adorato dalla critica e dal pubblico (la prima stagione ha avuto 5.3 miliardi di minuti visualizzati, e la seconda 8.3 miliardi) che, anche grazie al già iconico Baby Yoda alias Grogu, si è trasformato in un fenomeno globale sui social network. E' The Mandalorian, la serie originale targata Lucasfilm, vincitrice di 14 Emmy, che debutta con la terza stagione in 8 episodi, dal primo marzo su Disney+. Accanto al protagonista Pedro Pascal, ormai diventato un divo (sta dominando negli Usa in queste settimane con un'altra serie, The Last of Us), ritroviamo nel cast principale Katee Sackhoff, Carl Weathers, Amy Sedaris, Emily Swallow e Giancarlo Esposito. "Volevo che la storia di questa terza stagione fosse gratificante e rispondesse a molte domande che la serie ha suscitato" spiega lo showrunner Jon Favreau, nuovo maestro dei blockbuster per grande e piccolo schermo, legati alla Marvel, Star Wars e non solo. Stavolta "Ci sono due trame principali. Il rapporto di Din Djarin, il Mandaloriano (Pascal) con Grogu" e l'impegno dell'ex cacciatore di taglie solitario e mascherato "a farsi riaccettare dal suo gruppo dopo aver violato una delle sue regole più sacre, il non mostrare il proprio volto. Atto che lui ha compiuto alla fine della seconda stagione". Un colpo di scena che ha sorpreso ed esaltato i fan di tutto il mondo vista, anche l'apparizione a sorpresa nella serie di Mark Hamill nei panni di Luke Skywalker ('ringiovanito' via effetti speciali) al quale il Mandaloriano affida Grogu.
    Nella nuova stagione, Baby Yoda si riunisce a Din Djarin: mentre la Nuova Repubblica lotta per guidare la galassia lontano dalla sua storia oscura, il Mandaloriano, continuando il suo viaggio con Grogu, incrocia i percorsi con vecchi alleati e si fa nuovi nemici.
    Per bilanciare la grandiosità del progetto, gli effetti speciali e l'importanza che da sempre Favreau (che è anche capo sceneggiatore ed executive producer della serie insieme a Dave Filoni, Rick Famuyiwa, Kathleen Kennedy e Colin Wilson) riserva all'intimità dei personaggi "bisogna sempre avere in mente che nell'essere umano il vero superpotere è la curiosità reciproca.
    Siamo affascinati l'uno dall'altro, cooperiamo meglio di ogni altra specie, ci differenziamo, specializziamo e a volte sacrifichiamo l'uno per l'altro. E' questa la forma più alta dello spirito umano. Quando in un racconto si mette al centro l'elemento umano, la connessione emotiva, lo sviluppo dei personaggi e i loro punti deboli, gli effetti speciali diventano solo una decorazione. Non importa se si lavora a un film animato, una soap opera, un reality o un film di Star Wars, si deve partire sempre dall'essere umano".
    Un'altra grande capacità di Favreau è valorizzare i talenti, come ha fatto con Pascal (già conosciuto per le partecipazioni a Il trono di Spade e Narcos), diventato dopo The Mandalorian una della star più richieste a Hollywood. "Sapevamo di correre un rischio con questa serie, non eravamo sicuri che il pubblico si sarebbe fatto coinvolgere da una storia che aveva per protagonisti un pupazzo e un personaggio che indossa la maschera tutto il tempo" racconta il regista. "E' stata una fortuna avere Pedro per protagonista. In genere come stella del racconto vuoi la tua faccia sul poster, perché se tu a vendere il progetto.
    Qui invece lui ha accettato la sfida sapendo di doversi esprimere quasi esclusivamente attraverso la voce e il linguaggio del corpo".
    Altri registi che hanno firmato storie per gli universi Marvel e di Star Wars, si sono ritrovati dopo bersagli di invettive da parte dei fan sui social network, mentre Favreau è molto sostenuto da entrambi i fandom: "Credo sia perché tratto ogni progetto con rispetto e non prendo alla leggera la responsabilità nell'aggiungere un elemento a un'architettura che è già molto bella e ricca. Si deve essere rispettosi di ciò che c'era prima, trattarlo con cura e capire come le persone appassionate di quegli universi possano essere ansiose nel vedere qualcosa che amano cambiare".
   

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