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L'urlo di Campovolo, basta con la violenza di genere

L'urlo di Campovolo, basta con la violenza di genere

Sette voci sul palco e un unico coro

REGGIO EMILIA, 12 giugno 2022, 11:31

di Daniele Petrone

ANSACheck

In centomila per le 'sette sorelle ' alla Rcf Arena - RIPRODUZIONE RISERVATA

In centomila per le  'sette sorelle ' alla Rcf Arena - RIPRODUZIONE RISERVATA
In centomila per le 'sette sorelle ' alla Rcf Arena - RIPRODUZIONE RISERVATA

REGGIO EMILIA - Sette voci sul palco, quasi centomila persone alla Rcf Arena Campovolo di Reggio Emilia e un unico coro: "Stop alla violenza sulle donne". L'invito a denunciare e a chiedere aiuto lo lanciano le sette 'sorelle' della musica italiana Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini, cantando insieme come a prendersi per mano, unite per la causa, in chiusura del loro concerto 'Una. Nessuna. Centomila', il brano 'You've got a friend' di Carole King.
    È l'istantanea finale che racchiude il denso significato del più grande evento musicale benefico contro la violenza di genere, capace di raccogliere due milioni di euro da devolvere a nove centri specializzati per assistere le vittime. Quasi cinque ore di show, con 62 brani in scaletta, suddivisi in 'mini-concerti'. Molti di questi in duetto con altri sette artisti uomini, ognuno scelto dalle protagoniste. Il live si apre con 'Rumore', l'omaggio a una grande donna, la compianta Raffaella Carrà. Poi è Fiorella Mannoia a rompere un'attesa durata due anni (visto che il concerto è stato rinviato due volte per la pandemia) con la sua versione di 'Sally'. Mentre il suo capolavoro 'Quello che le donne non dicono' diventa subito un potente simbolo del concerto, col pubblico che alza al cielo migliaia di palloncini rossi, colore ormai icona della lotta alla violenza sulle donne. Conclude in featuring con Caparezza, suo ospite designato, con 'Generale' e 'Vieni a ballare in Puglia' con un sound coinvolgente anche in terra emiliana.
    La seconda a salire sul mega palco è Emma che porta i suoi cavalli di battaglia, da 'Amami' a 'Sarò libera' per passare a 'Luci blu' e 'La verità' assieme a Brunori Sas. "Gridiamo per quelle donne a cui hanno tolto la voce. Le cose devono cambiare, alziamoci dal divano che le rivoluzioni si fanno sotto i palchi", dice l'artista salentina con la sua proverbiale energia. Poi tocca ad Alessandra Amoroso che dopo 'Immobile' e 'Stupida', fa accendere le torce dei telefonini del pubblico esibendosi in una suggestiva cornice con Diodato, in 'Fai Rumore' col quale il cantautore ha vinto Sanremo. A seguire Giorgia che inizia con 'Gocce di memoria' e chiude con 'Di sole e d'azzurro' e nel mezzo due brani in coppia con Sottotono.
    Elisa invece inizia subito col suo partner di serata Tommaso Paradiso, con 'Da sola in the night' e 'Non avere paura' per poi emozionare con 'O forse sei tu', 'Luce' e finendo con 'Ostacoli del cuore' e 'A modo tuo', omaggiando anche il padrone di casa Luciano Ligabue col quale una settimana fa ha fatto sognare sullo stesso palco.
    Gran finale con Gianna Nannini coi suoi classici 'Fotoromanza', 'America', 'Bello e impossibile' e 'Sei nell'anima', con nel mezzo un duetto con Coez. E infine 'la madrina' Laura Pausini con gli intramontabili 'Resta in ascolto' e 'Come se non fosse stato mai amore', regalando al pubblico anche una versione da brividi di 'Più bella cosa non c'è' con Eros Ramazzotti come guest star. Una notte magica che si conclude con le sette artiste insieme in un'unica voce davanti ad un'arena in estasi sognante.
    Ma le luci sulla violenza di genere non si spengono. "Non sarà l'ultimo concerto insieme", la promessa di Fiorella Mannoia.
    Sipario. E ovazione.
   

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