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Mostre: un cassetto antico in cui nascondere se stessi

Mostre: un cassetto antico in cui nascondere se stessi

Workshop di Simona Gasperini al Villino Corsini a Villa Pamphili

ROMA, 14 marzo 2022, 11:45

Redazione ANSA

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Mostre: un cassetto antico in cui nascondere se stessi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mostre: un cassetto antico in cui nascondere se stessi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mostre: un cassetto antico in cui nascondere se stessi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pensieri, sogni e segreti possono nascondersi ovunque. Anche nel fondo di un cassetto. Emily Dickinson metteva lì le sue poesie, per pudore, riservatezza o semplicemente per proteggerle dall'ipocrisia del suo tempo, da chi non le avrebbe capite o non le avrebbe amate. Ed è proprio dal fondo di un cassetto che l'artista romana Simona Gasperini propone di ripartire per intraprendere un viaggio dentro sé stessi. E lo fa con 10 allieve, in un workshop dal titolo "La stanza di Emily", cominciato circa 6 mesi fa all'interno della 'galleria-laboratorio d'arte' di Penelope Filacchione. E, come la famosa poetessa americana usava le parole per raccontare il proprio universo ed esprimere le proprie emozioni, così queste 10 donne, guidate da Simona Gasperini, si sono servite delle immagini per rappresentare i desideri, le passioni e le sensazioni che poi sono andate a riempire e a 'vestire' il cassetto di ognuna.
    In questo progetto di artsharing, coordinato da Penelope Filacchione, ogni allieva ha ricevuto da Simona Gasperini il cassetto di un vecchio mobile di legno e un piccolo libro antico affinché, attraverso la tecnica del collages e la pittura, venissero trasformati in 'soggetti narranti' della propria identità, del proprio modo di essere e di pensare. E il risultato è davvero sorprendente se si pensa che molte di loro sono persone comuni, che non si erano mai cimentate prima, direttamente, con l'arte o la letteratura.
    Le loro opere, ora esposte sino al 26 marzo a Roma, al Villino Corsini, nella Biblioteca che si trova all'interno di Villa Pamphili, sono diventate dei piccoli diari intimi, colorati, ricchi di mille particolari, sfumature e di tanta poesia. Il frutto di un lavoro collettivo, durato complessivamente 30 ore, che si è trasformato in un momento di confronto, condivisione e studio corale dei versi di Emily Dickinson.
    "Siamo molto contenti di ospitare questa mostra - dice la direttrice della Biblioteca del Villino Corsini Anna Barenghi - perché vogliamo dar voce e spazio ai vari progetti che uniscono l'arte alla letteratura. Oltre a questo dedicato ad Emily Dickinson ospiteremo anche incontri dedicati a Carmelo Bene e a Pasolini nel centenario della sua nascita". Le artiste che hanno raccontato loro stesse nei cassetti de "La stanza di Emily" sono, oltre alla stessa artista Simona Gasperini, anche Emanuela Casini, Maria Luisa Giuliani, Liliana Grana, Mapi, Silvana Perfetti, Cristina Renzoni, Sandra Ritter, Tania Russo, Patrizia Verrecchia.
   

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