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Colosseo in rosso, la cultura contro il femminicidio

Colosseo in rosso, la cultura contro il femminicidio

Da Golino a Zilli maratona Isoradio; da Mic iniziative nei musei

ROMA, 22 novembre 2021, 15:42

di Daniela Giammusso

ANSACheck

Oscar:Sorrentino, grazie Fellini, Maradona, Scorsese © ANSA/EPA

Oscar:Sorrentino, grazie Fellini, Maradona, Scorsese © ANSA/EPA
Oscar:Sorrentino, grazie Fellini, Maradona, Scorsese © ANSA/EPA

Il Colosseo "tinto" di rosso, così come la Piramide Cestia. E poi la prima grande maratona dedicata, con 18 ore di programmazione, dalle 8 alle 24 su Isoradio, chiamando a raccolta tutte le associazioni impegnate sul territorio e anche donne della cultura come Cristina Comencini, Maria Grazia Cucinotta, Donatella Finocchiaro, Bianca Guaccero, Nina Zilli, Valeria Golino, Barbara De Rossi. E poi ancora uno sguardo diverso sulle collezioni di tutti i musei pubblici. Così il ministero della cultura scende in campo per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre.
    "Per cercare di arginare una piaga" che, solo in Italia, conta un femminicidio ogni 3 giorni, esordisce la sottosegretaria di Stato alla cultura, Lucia Borgonzoni, "per sensibilizzare le persone e per restituire alle donne il ruolo che devono avere nella società, servano contenuti pratici, ma anche segnali simbolici". Ecco perché, racconta, "abbiamo scelto il nostro monumento più famoso nel mondo, simbolo di bellezza e storia del nostro Paese, e lo illumineremo di rosso, così come la Piramide, proiettando i nomi delle vittime. Donne di cui non si parla mai abbastanza, se non nell'immediatezza del fatto e che poi, piano piano, diventano un nome, perdendo il cognome. E ancora, solo un luogo, fino a cadere nell'oblio".
    Ma non solo. "Ci sono donne che hanno fatto la storia e che invece mancano dai libri di scuola. Penso a Nilde Iotti o alla regina Elisabetta - prosegue - Ho già parlato con il direttore generale dei musei, Massimo Osanna, e gli ho chiesto di vedere se ci sono delle figure da valorizzare nei musei, che non vuol dire dedicare una mostra alle donne: non siamo panda. Ma di trovare loro il giusto posto, non in quanto donne, ma per il loro merito. Questa è la vera rivoluzione che passerà dal Ministero e che secondo me aiuterà anche a sensibilizzare contro tanta violenza".
    Così come l'intero palinsesto del 25 novembre di Isoradio. "Mai prima d'ora - aggiunge - c'era stata una maratona radiofonica di così tante persone della cultura e di associazioni, di cui non si parla molto, ma che fanno tanto e spesso arrivano li dove il pubblico non riesce".
    "E' importante che siano la cultura e i mezzi di informazione in prima linea - concorda la direttrice di Rai Isotradio Angela Mariella, perché è importante fare chiarezza, soprattutto sui sentimenti. Troppo spesso la violenza viene scambiata per amore.
    No, l'amore è amore, la violenza è violenza. Per tutta la giornata, avremo solo canzoni e musica che fanno chiarezza su questo. È la prima volta, ma diventerà un appuntamento annuale".
    "Per presentare queste iniziative, oggi siamo nell'antica sede del Senato romano, la Curia Iulia, dove le donne al tempo non potevano entrare - racconta la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo - Ora le cose sono cambiate, abbiamo una presidente del Senato donna. Ma la cultura, l'arte hanno un ruolo fondamentale. Le madri devono educare i figli maschi alla gentilezza, alla cultura della bellezza. Solo così, goccia a goccia, si potrà effettuare un grande cambiamento".
    "I nostri istituti - concorda la Soprintendente Speciale Daniela Porro - hanno una funzione importantissima. Penso agli Uffizi che in questi giorni espongono il busto di Costanza Bonarelli, amante del Bernini e vittima della sua gelosia. Ma anche Artemisia Gentileschi o Plautilla Bricci, ricordata in mostra a Palazzo Corsini". Quanto al rosso del Colosseo, aggiunge", è il colore del sangue, che non vorremmo mai più vedere scorrere nel nostro mondo civilizzato, ma è anche il simbolo dell'amore". In prima linea anche Cinecittà, che, aggiunge la presidente Chiara Sbarigia, "nei prossimi due anni si impegnerà a valorizzare la memoria di tante nostre donne attraverso il patrimonio di filmati dell'Archivio Luce".
   

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