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I vecchietti di Di Gregorio non si muovono

I vecchietti di Di Gregorio non si muovono

'Lontano lontano' su RayPlay ora è anche un libro

ROMA, 15 giugno 2020, 09:35

Francesco Gallo

ANSACheck

Cinema: i vecchietti di Di Gregorio non si muovono - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cinema: i vecchietti di Di Gregorio non si muovono - RIPRODUZIONE RISERVATA
Cinema: i vecchietti di Di Gregorio non si muovono - RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - Non perdete 'Lontano lontano', già al Tff poi in sala con Parthènos e dal 18 giugno in esclusiva su RayPlay, film pulito, delizioso e anche con una sua morale che si potrebbe sintetizzare così: i sogni dei vecchi devono viverli i giovani. E questo tanto più se i vecchi sono romani doc, ovvero ammantati da quella filosofia del disincanto di chi ne ha viste tante per prendere ogni cosa troppo seriamente. Diretto e interpretato da Gianni Di Gregorio con Ennio Fantastichini (nella sua ultima interpretazione) e Giorgio Colangeli, Lontano lontano racconta appunto di sogni che non invecchiano mai.

O almeno è quello che pensano Attilio (Fantastichini), tonico venditore di bric e brac a Porta Portese; Giorgetto (Colangeli), radicato scansafatiche con banco di verdure, e infine, il "Professore" (Di Gregorio). Il film, tratto dalla prima delle tre novelle del libro omonimo di Di Gregorio appena distribuito da Sellerio, racconta di tre pensionati romani, stanchi del quotidiano arrabattarsi, che sognano di scappare in qualche posto esotico dove la loro pensione valga di più. Cominciano così a raccogliere il capitale necessario e studiano anche, guidati dall'acuto prof. Federmann (Roberto Herlitzka), dove andare con questo unico criterio: un paese davvero sicuro in tutti i sensi, "senza violenza, meduse, terremoti e maremoti".

Alla fine il luogo scelto sono le Azzorre, ma i tre pensionati non sono più tanto convinti di partire. Anche perché, nel frattempo, si sono affezionati ad Abu (Salih Saadin Khalid) ,giovane migrante che Giorgetto ha come adottato. L'idea del film ha spiegato Di Gregorio (Il pranzo di ferragosto): "me l'ha data Matteo Garrone che mi ha stimolato a scrivere di un pensionato povero costretto ad andare all'estero. Così, dopo tre anni di lavoro, sono arrivato a scrivere prima un racconto e poi la sceneggiatura del film". Dice invece di Fantastichini: "Mi manca tantissimo. Provo un dolore tremendo che non sia qui.

È stato un uomo e un attore straordinario, che nascondeva dietro la sua leggerezza una grande tensione morale. Era poi un vulcano - aggiunge - che ci aveva schiavizzati tutti. La prima volta che l'ho incontrato, insieme a Colangeli, per pranzo dopo un po' ha vinto tutte le nostre resistenze alimentari tanto che siamo usciti dal ristorante completamente stravolti". Per Colangeli, 'Lontano lontano': "è un film a rilascio lento difficile da raccontare. Quello che succede è banale, ma poi dentro ci sono cose molto complesse". Sul fatto che i vecchietti protagonisti, a differenza dei loro coetanei di molte fiction Usa, non ce la fanno a vivere il loro sogno, spiega Gianni Di Gregorio: "Noi siamo piu acciaccati, più romani. Non ho mai fatto uno sport in vita mia". Nel cast del film, prodotto da Bibi Film con Rai Cinema in coproduzione con la francese le Pacte, anche Daphne Scoccia, Francesca Ventura, Silvia Gallerano, Iris Peynado e Galatea Ranzi.
   

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