"La reazione dell'Italia è straordinaria, il modo con cui stiamo affrontando quest'emergenza è qualcosa di grande, di esempio per tutti.
#Restiamoacasa ma con creatività, le strade sono vuote, siamo disciplinati ma la risposta ai flash mob, agli appelli, è indicativa della nostra vivacità", dice all'ANSA Liliana Cavani fiera come non mai.
"Gli italiani non si rassegnano ed è davvero unico quello che sta accadendo: chiamiamo le persone lontane e non le facciamo sentire sole, applaudiamo ai nostri medici e infermieri e portiamo loro fiori e pasti, suoniamo alle finestre. Ma che bella quest'Italia anche di fronte al mondo. Non ci difendiamo mai abbastanza, guardiamo agli altri paesi ma invece - prosegue la regista di film come Portiere di notte, La pelle, i tre Francesco, solo per citare i più celebri, autrice sempre scomoda e intellettuale lucidissima - stiamo dimostrando che il nostro dna culturale, il nostro Rinascimento è qualcosa che torna sempre fuori".
E poi Roma e i romani: la 87enne autrice emiliana originaria di Carpi a Roma stabile dagli anni '60 quando studiava al Centro sperimentale di cinematografia dice: "se non fosse che ha anche accezioni negative userei questa parola: orgoglio perchè è così che stiamo - mi ci metto anche io che sono di adozione da tanti anni ed abito a Trastevere - reagendo, con il sorriso, pronti a salutarci dalle finestre, a respirare pur in casa la grande bellezza di Roma. Se ne dicono tante, e alcune a ragione, ma questa città mi sembra che affronti la drammatica emergenza del coronavirus con un piglio imperiale".
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