Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Morto Alberto Testa, il 'prof' della Danza

Morto Alberto Testa, il 'prof' della Danza

Il 23 dicembre avrebbe compiuto 97 anni

04 ottobre 2019, 13:10

Redazione ANSA

ANSACheck

Morto Alberto Testa, il 'prof ' della Danza - RIPRODUZIONE RISERVATA

Morto Alberto Testa, il  'prof ' della Danza - RIPRODUZIONE RISERVATA
Morto Alberto Testa, il 'prof ' della Danza - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' morto nella sua casa di Torino il maestro Alberto Testa, icona della danza internazionale. Il 23 dicembre avrebbe compiuto 97 anni. Attivo soprattutto come coreografo, ha curato i balletti per numerosi allestimenti operistici ma anche per il teatro di prosa. Fondatore del Premio Positano per l'Arte della Danza, tra i più importanti d'Italia, è stato autore di numerose pubblicazioni. Il 'prof', come lo chiamavano, ha iniziato a stare male lo scorso giugno, in seguito alla morte dell'amico Franco Zeffirelli.

Alberto Testa è stato, sin dalla fondazione nel 2011, presidente onorario del Giornale della Danza, che ricorda con un lungo articolo il "grande maestro". Dopo la laurea in Lettere, studiò danza classica a Torino con Grazioso Cecchetti, figlio di Enrico Cecchetti, perfezionandosi con Susanna Egri e, in seguito, si esibì in alcuni dei principali teatri italiani e stranieri sotto la guida di grandi maestri come Léonide Massine, Margarete Wallmann e Aurel Milloss, partecipando a numerosi festival come quelli del Maggio Musicale Fiorentino, della Sagra Musicale Umbra, del Festival di Salisburgo. Attivo soprattutto come coreografo tra il 1965 e il 1987, creò le danze per Il Gattopardo di Luchino Visconti e per numerosi film di Franco Zeffirelli. Ha insegnato Storia della Danza per trent'anni all'Accademia Nazionale di Danza di Roma. Presidente del Premio Porselli "Una vita per la Danza", è stato cofondatore e direttore del Centro Documentazione e Ricerca per la Danza di Torino. Organizzatore di Mostre di grande rilievo, ha curato l'organizzazione dei Concerti di Danza e di svariate edizioni della celebre Maratona di Danza al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Brillante conferenziere, è stato storico e critico di balletto, sin dalla fondazione, del quotidiano La Repubblica e ha collaborato per le voci riguardanti la danza e il balletto con le principali enciclopedie e dizionari italiani e stranieri. Presidente di giuria e direttore artistico dei Concorsi internazionali di Danza, come la Settimana Internazionale della Danza di Spoleto, tra i vari riconoscimenti ha ricevuto il Premio Gino Tani per la critica di danza nel 1991, la Targa d'Argento del Presidente della Repubblica nel 2002 e il Premio Guido Lauri alla carriera nel 2011

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza