Torna in classe il 7 febbraio, dopo essere stato sanzionato con 3 mesi di sospensione dall'insegnamento e con la decurtazione di metà dello stipendio, il docente e scrittore Christian Raimo che aveva espresso giudizi negativi sul ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara durante un dibattito pubblico, in un evento di Avs.
Raimo ha poi presentato ricorso contro il provvedimento disciplinare ed è in attesa della decisione.
Ad attenderlo a braccia aperte, venerdì, ci saranno i suoi studenti del liceo Pacinotti Archimede di Roma, che all'epoca dei fatti, il 7 novembre scorso, hanno subito chiesto alla preside di indire una assemblea, ed hanno volantinato e affisso uno striscione con su scritto "Tre mesi di sospensione per un'opinione".
"Dopo tre mesi si sta per concludere questa parte del provvedimento al professor Raimo e personalmente posso dire di essere contento del suo rientro al lavoro all'interno della nostra scuola e al contributo che può portare nelle sue aule; per il resto c'è solo da aspettare l'esito del ricorso", ha detto un membro del collettivo dell'Archimede. Anche nei giorni seguenti al provvedimento di sospensione, centinaia di persone erano scese in strada, a Roma, per esprimere la propria solidarietà a Raimo.
"Valditara - queste le frasi contestate a Raimo - va politicamente colpito perché è un bersaglio debole, come si colpisce la Morte nera in Star Wars". In quella occasione il professore aveva anche definito le idee del ministro "luride e pericolose" ed aveva affermato che "la sua ideologia sulla scuola ha esiti cialtroneschi, vedi la bocciatura del liceo made in Italy, promosso in pompa magna per mesi".
"Era chiaramente una metafora, visto che non conosco nessuno con un Falcon", si era poi giustificato Raimo a proposito della frase sulla Morte Nera in Star Wars. Precedentemente l'intellettuale era già stato colpito da una sanzione di censura "per aver incitato i giovani alla violenza" per la quale aveva presentato ricorso, sostenuto dalla Flc Cgil.
Per la direttrice dell'Ufficio scolastico regionale Anna Paola Sabatini, le dichiarazioni di Raimo nei confronti del ministro "non potevano essere considerate una critica costruttiva; al contrario, si configurano come un'offesa che viola i principi fondamentali di rispetto reciproco e dialogo civile".
Sul provvedimento dell'Usr la politica si è divisa tra i sostenitori, nelle fila della maggioranza, che ha parlato di "misura sacrosanta e doverosa, l'arroganza va punita", e l'opposizione, che ha parlato di "censura" e di un "segnale brutto e preoccupante". Anche alcuni intellettuali - che già nei mesi scorsi avevano firmato un documento a favore di Raimo - sono intervenuti.
Oltre alla sospensione dall'insegnamento e alla decurtazione dello stipendio, il provvedimento di sospensione prevede anche alcune pene accessorie: tra queste il fatto che il docente non potrà essere commissario all'esame di maturità quest'anno né l'anno prossimo, né con le proprie classi né con altre e che ha gli scatti stipendiali fermi.
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