Chiede di attivare dei 'tavoli
tecnici' il vice presidente della Regione Campania nonchè
assessore all'Ambiente, Fulvio Bonavitacola, che oggi ha preso
parte ad un incontro in Prefettura, a Napoli, sulla Terra dei
Fuochi. Tavoli "ristretti per capire chi deve fare cosa".
"Sono assessore all'Ambiente da quasi dieci e non mi
sottraggo alle responsabilità - ha detto nel corso dell'incontro
- ci dobbiamo liberare quanto prima di questo brand nefasto. La
prima cosa credo sia di evitare il porto delle nebbie, quel
luogo dove la nebbia offusca la visione e non ci consente di
capire esattamente il problema nelle sue componenti". Secondo
Bonavitacola "bisogna innanzitutto distinguere i rifiuti urbani
da quelli industriali". Il vice presidente ricorda come negli
anni passati, in Campania, le due questioni spesso sono state in
qualche modo connesse "visto che avevamo il problema della Terra
dei Fuochi ma anche la gestione dei rifiuti urbani". "Oggi
l'equazione si è semplificata, i rifiuti solidi urbani sono di
relativa tranquillità gestionale. Altra cosa sono i rifiuti
tossici frutto di una collisione tra imprese e criminalità - ha
sottolineato - Oggi credo che non abbiamo più l'importazione di
rifiuti speciali tossici da altre regioni ma abbiamo un problema
interregionale e anche una coincidenza tra luoghi di criticità
ambientale e presenza di etnia rom. Ripeto, è una coincidenza?
Se non lo è c'è un problema di controllo che attiene all'ordine
pubblico". "Negli anni come Regione non ci siamo sottratti a
mettere in ordine alla gestione dei rifiuti solidi urbani - ha
concluso - Non dimentichiamo che il ministero dell'Ambiente
voleva sotterrare le ecoballe dove sono. Di sicuro serve un
tavolo tecnico per capire le cose già in corso e quelle che
dobbiamo sviluppare".
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