"Il decreto per il reddito di libertà
è in fase di registrazione per la pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale". Lo ha detto la ministra per la Famiglia, le Pari
Opportunità e la Natalità Eugenia Roccella durante il question
time in Senato.
Il provvedimento per il reddito di libertà è stato "finalmente
reso strutturale da questo governo, con un importante incremento
di risorse, a cui ha contribuito successivamente anche
l'opposizione. Ho sempre riconosciuto quello che fa
l'opposizione sul tema della violenza alle donne, anche perchè
credo soltanto con l'unità su questo tema si possa andare
avanti. Non vedo però altrettanto riconoscimento e altrettanta
disposizione verso la collaborazione da parte di tutto il
Parlamento, almeno non sempre e non da tutti.
Proprio queste
positive novità introdotte hanno reso necessario ripensare il
riparto dei fondi. Il primo schema per l'apposito decreto era
stato definito dal Dipartimento per le Pari Opportunità, già nel
mese di giugno, quindi sei mesi fa, con l'accordo tecnico con le
Regioni.
Come è noto, tuttavia, l'iter richiede il concorso, per
i profili di rispettiva competenza, di un elevato numero di
amministrazioni".
Roccella ha sottolineato che c'è stata "un'interlocuzione
approfondita che ha portato a diverse riformulazioni e ha però
allungato i tempi della procedura" spiegando che "sono stati
discussi vari aspetti: dall'eventualità della richiesta
dell'Isee, ai criteri temporali e quantitativi di erogazione
delle risorse, fino al se e al come garantire una priorità per
le donne che avessero già presentato domanda in precedenza, cosa
che nel decreto è stata prevista".
La ministra ha ricordato che "il reddito di libertà, come il
Dpcm che lo disciplina sancisce, è una misura rivolta alla
condizione di bisogno 'straordinaria o urgente', per
privilegiare la copertura delle situazioni di emergenza. Le
condizioni di bisogno non più legate al superamento del momento
di immediata vulnerabilità possono trovare accoglimento nelle
norme che disciplinano l'assegno di inclusione, che prevede
condizioni facilitate di accesso e utilizzo per le donne vittime
di violenza".
Sulla necessità di una campagna di comunicazione, "il
Dipartimento Pari Opportunità - ha concluso Roccella - ha in
programma un'azione importante in questo ambito, per allargare
il più possibile la conoscenza di tutti gli strumenti a
disposizione delle donne che vogliono uscire dal ciclo della
violenza, dalle misure di sostegno economico alla help line 1522
e la rete dei Centri antiviolenza".
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