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Processo a Impagnatiello, le pm di Milano chiedono l'ergastolo. Il 25 novembre la sentenza

Processo a Impagnatiello, le pm di Milano chiedono l'ergastolo. Il 25 novembre la sentenza

'L'omicidio di Giulia Tramontano è un viaggio nell'orrore. Lei e il suo bambino trucidati con un'inaudita violenza. Programmava da mesi l'omicidio'

MILANO, 11 novembre 2024, 19:45

Redazione ANSA

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Giulia Tramontano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Tramontano - RIPRODUZIONE RISERVATA

La procuratrice aggiunta di Milano Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo hanno chiesto la condanna all'ergastolo, con 18 mesi di isolamento, per Alessandro Impagnatiello, a processo davanti alla Corte d'Assise per avere ucciso con 37 coltellate la fidanzata Giulia Tramontano, 29 anni, al settimo mese di gravidanza, il 27 maggio 2023 a Senago, nel Milanese.

L'ex barman è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dai futili motivi e dall'aver ucciso la convivente. Deve inoltre rispondere di interruzione di gravidanza non consensuale e di occultamento di cadavere.

La sentenza è attesa per il prossimo 25 novembre, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

"Oggi percorreremo brevemente le tappe fondamentali di un viaggio nell'orrore. Un orrore che ha portato all'omicidio di Giulia Tramontano e del suo bambino, trucidati con 37 coltellate con inaudita violenza il 27 maggio del 2023", ha detto la pm Menegazzo all'inizio della sua requisitoria

"L'omicidio del 27 maggio è solo l'epilogo drammatico di un piano omicidiario iniziato molti mesi prima", ha sottolineato Menegazzo in uno dei passaggi della requisitoria, parlando di un "progetto mortale a lungo premeditato" per uccidere la compagna Giulia. "L'imputato - ha detto - programmava da mesi l'omicidio, tentando di eliminare madre e figlio con la somministrazione di veleno". In aula intanto sono arrivati i familiari della vittima tra cui la madre Loredana Femiano, il padre Franco e il fratello Mario.

"Alessandro Impagnatiello presenta tratti di 'narcisismo mortale', ha ammesso i fatti solo quando è stato messo con le spalle al muro, ha ammesso i fatti con un ennesimo tentativo di manipolare la realtà a suo vantaggio, non è stata una confessione spontanea", ha proseguito la pm.

Il 27 maggio 2023 Impagnatiello ha "semplicemente cambiato la strategia in un progetto già premeditato, cominciato con l'avvelenamento di Giulia e Tiago dal dicembre 2022, e dopo l'incontro tra lei e l'altra ragazza lui ha colto l'occasione al volo, come un giocatore di scacchi ha fatto l'ultima mossa", ha spiegato la pm, chiarendo che quel giorno poi "ha messo in scena la scomparsa di Giulia" Tramontano, "ha reso cenere il cadavere per cancellare ogni prova" e cosi' Giulia "sarebbe stata l'ennesima donna scomparsa".

"La denuncia di scomparsa per allontanamento volontario" presentata da Impagnatiello il giorno dopo aver ucciso Tramontano "è uno dei tanti tentativi di depistare gli inquirenti per allontanare sospetti da sé", ha aggiunto Menegazzo.  L'ex barman aveva fatto credere che "la povera Giulia soffrisse di depressione e che aveva già tentato il suicidio. Questa è l'informazione che lui fa veicolare", ha detto la pm, definendola "indicativa del suicidio che in realtà voleva simulare". 

 

 Impagnatiello oggi era presente in aula. L'ex barman, 31 anni, è accusato di omicidio volontario pluriaggravato, interruzione non consensuale di gravidanza e occultamento di cadavere.

La difesa di Impagnatiello: 'Errori grossolani, non è uno stratega. Non c'è premeditazione né crudeltà'

Alessandro Impagnatiello ha commesso "errori madornali", una "condotta grossolana posta in essere dopo l'omicidio che mal si concilia con questa immagine di scacchista, pianificatore e stratega". È questo uno dei passaggi dell'arringa del difensore Giulia Geradini nel processo a carico dell'ex barman per l'omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, incinta di sette mesi e uccisa con 37 coltellate nella loro abitazione a Senago nel Milanese. Tra gli "errori" evidenziati dal legale, anche una "condotta post-omicidiaria totalmente sconnessa, con continui spostamenti di cadavere".

L'avvocato Samanta Barbaglia, che difende Impagnatiello insieme alla collega, ha poi parlato di una "occasionalità preponderante, come se - ha detto - il destino gli avesse teso un tranello". La difesa esclude quindi che vi possa essere l'aggravante della premeditazione, così come anche quella della crudeltà: "Questa si ha quando c'è una manifestazione di particolare aggressività, una condotta eccedente. Ma la condotta in questo caso è unitaria perché questi colpi si susseguono con continuità. Non ci sono segni di difesa e ha perso tanto sangue in maniera velocissima".

I difensori hanno chiesto l'esclusione delle aggravanti della premeditazione, della crudeltà e dei futili motivi, e di riconoscere le attenuanti generiche da bilanciare con l'unica aggravante residua, cioè quella dell'aver ucciso la convivente. Sono queste le conclusioni dell'arringa difensiva, durante la quale è stato più volte sottolineato che l'omicidio di Giulia Tramontano "non è stato premeditato", perché ci sono state "condotte successive caratterizzate da improvvisazione, azioni maldestre piene di buchi. Sembrava quasi che, compiendole, Alessandro dicesse 'scopritemi'". Sostenendo che gli dovrebbero essere riconosciute le generiche, i legali hanno poi ricordato che "il 31 di maggio è Impagnatiello che dice dove è nascosto il cadavere, consegna addirittura il suo cellulare senza neanche cancellare la cronologia delle ricerche o chat. Lo consegna in maniera collaborativa". E ancora: "Ha fatto di tutto per farsi scoprire". A quanto ha osservato la difesa, l'ex barman è "schiacciato dal senso di colpa" e c'è in lui "un semino della redenzione". Ad assistere all'arringa erano presenti anche i familiari di Giulia con indosso delle spille con la sua foto.

La sorella di Giulia Tramontano: 'Il tuo ricordo è la nostra forza'

"Non c'è giorno in cui non ci manchi. Il tuo ricordo è la nostra forza, la tua assenza il nostro silenzio più profondo. Sei parte di noi, oggi e per sempre". Così su Instagram Chiara Tramontano, sorella di Giulia. La vittima, 29 anni, è stata uccisa con 37 coltellate nell'abitazione della coppia a Senago, nel Milanese, il 27 maggio del 2023.  

Anche su Instagram, la madre di Giulia, Loredana Femiano, ha scritto: "Cara Giulia, non è più tempo di orrore, non è più tempo di bugie, di egoismo e cattiveria. Chiunque ti abbia incrociato nel percorso della vita, conserva oggi un dolce ricordo che resterà un segno indelebile nella sua anima". 

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