Ha ammesso di essersi incontrato
con Marco Ferdico e Andrea Bellocco, i capi della Curva Nord, ma
non è mai uscito a cena con loro. E' quanto avrebbe detto il
calciatore dell'Inter Hakan Calhanoglu sentito dagli
investigatori nell'ambito dell'indagine della Procura di Milano
sulle tifoserie.
Convocato come testimone, il centrocampista nerazzurro, ha
raccontato che, nonostante le raccomandazioni della dirigenza
del club di evitare di avere qualsiasi contatto con gli ultrà,
avrebbe avuto, invece, qualche incontro anche per ricambiare gli
attestati di solidarietà ricevuti quando all'epoca del terremoto
nel suo Paese, nel 2023, è apparso sugli spalti uno striscione
con scritto "vicini a Siria e Turchia. Calha uno di noi". Un
gesto da lui molto apprezzato e che ha contraccambiato donando
alla curva Nord alcune sue maglie indossate in campo da regalare
ai bimbi ricoverati in ospedale. In merito a Bellocco, ucciso a
coltellate da Andrea Beretta, altro capo ultrà, lo scorso 4
settembre, il calciatore ha capito chi era solo dopo aver visto
la fotografia sui giornali.
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