Alessandro Impagnatiello ha "tratti
di personalità narcisistici e psicopatici", ma non
psicopatologici, ha ricostruito la dinamica dell'omicidio della
fidanzata Giulia Tramontano con "piena lucidità, senza
confusione" e, secondo la sua logica, non poteva "accettare lo
'smascheramento'" della sua doppia vita e ha manifestato "una
dimensione 'rabbiosa'". Lo scrivono i periti nella relazione
depositata alla Corte d'Assise di Milano, che evidenziano anche
come nella sua "storia sociale e professionale" non c'erano
problemi di "natura psichica".
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