Un excursus lungo la storia degli atenei italiani negli ultimi cinquant'anni, ma anche un'inchiesta sugli effetti dell'università neoliberale e le sue conseguenze su studenti e docenti nel nostro Paese. Sono questi i temi principali del libro 'L'università indigesta', di Francesco Maria Pezzulli, edito da 'Machina Libri'. L'autore - sociologo e ricercatore indipendente che ha insegnato alla Sapienza di Roma e svolge attività di inchiesta con il Laboratorio 'Transizioni' dell'università di Roma Tre - passa in rassegna nei primi capitoli i principali cambiamenti organizzativi e gestionali delle strutture universitarie indotti dagli ultimi cinquant'anni di riforme, viste anche alla luce dei movimenti studenteschi che hanno cercato di contrastarle. Negli ultimi capitoli, sulla base dei risultati di un lavoro di inchiesta, vengono presentate riflessioni sui professori e sugli studenti, relative alle loro attuali condizioni sociali e soggettive, che lasciano ipotizzare un vero e proprio cambiamento antropologico. Tra storia e attualità, tra riforme e movimenti, viene quindi svelato il nuovo volto dell'università e dell' 'homo academicus'. Il volume è arricchito da una prefazione dell'economista Carlo Vercellone e da una postfazione del sociologo Federico Chicchi.
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