Il bambino partorito il 7 agosto da
Chiara Petrolini era nato vivo in quanto aveva respirato. La
morte è stata dovuta a uno shock emorragico da recisione del
cordone ombelicale "in assenza di una adeguata costrizione
meccanica dei vasi ombelicali". Lo spiega la Procura di Parma,
ricapitolando gli accertamenti medico legali sul caso di
Traversetolo.
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