Ha salvato una bagnante
dall'annegamento, ma non ha avvertito tempestivamente la
Capitaneria di Porto dell'intervento di soccorso in atto. Una
storia di mala-burocrazia quella di cui è stato vittima un
bagnino della spiaggia di Ca' Savio, a Cavallino-Treporti
(Venezia), che si è visto comminare una multa di 1.032 euro
perchè, dopo aver salvato la turista, una settantenne straniera,
il 3 settembre scorso, non aveva allertato celermente la
Capitaneria, come da protocollo.
L'uomo, Saverio Amato, 44 anni, veterano degli assistenti
alla sicurezza sulla spiaggia di Ca' Savio, si era tuffato per
soccorrere e riportare a riva la bagnante, colta da malore
mentre era in mare. Amato non è nuovo a queste prodezze: nel
2021, per un altro salvataggio, aveva ricevuto una lettera di
encomio. Stavolta invece gli è arrivata la multa da oltre 1000
euro, perchè la mancata segnalazione all'ufficio marittimo -
come da normativa - ha precluso l'assolvimento dei compiti
istituzionali della Capitaneria, avvisata successivamente dal
personale del 118. Il bagnino ha annunciato che farà ricorso.
Sul caso è intervenuto anche il governatore del Veneto, Luca
Zaia: la necessità di rispettare norme, leggi e regolamenti
vigenti non va mai messa in discussione, ha osservato Zaia, "ma
a volte la burocrazia ci mette lo zampino e seppellisce il buon
senso: mi auguro lo si voglia applicare nel caso del bagnino di
Cavallino-Treporti, protagonista del salvataggio di una turista
. Multato per 'omesse scartoffie'. Non va bene".
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