"L'accordo di Giovanni Toti con la
Procura per patteggiare è un implicito riconoscimento di
responsabilità. Mi pare che chi ha parlato di persecuzione
immotivata, chi ha parlato addirittura di congiura, debba in
qualche modo ricredersi. Alla politica non compete di ribadire
ciò che accade nei tribunali, ma di trarne delle conseguenze, e
la conseguenza è che evidentemente esisteva un sistema di
relazioni che in qualche modo ha distorto il funzionamento
istituzionale". Lo afferma sui social il candidato alla
presidenza della Regione Liguria Andrea Orlando.
"Toti era il protagonista principale, ma non l'unico: lo era
sicuramente il presidente dell'autorità portuale, ma lo era dal
punto di vista politico anche il sindaco di Genova, Marco
Bucci", dice Orlando.
"Sono curioso di sapere se la parola d'ordine che i leader
del centrodestra intendono continuare a utilizzare ancora -
sottolinea l'esponente dem - sia quella della continuità
dell'esperienza di governo di Toti. L'impatto del patteggiamento
sulla campagna elettorale di Bucci dipende da quale valutazione
politica esprimerà su questa vicenda, se prenderà le distanze,
oppure se continuerà sul tema della continuità". "In ogni caso
Bucci deve spiegare - conclude Orlando - perché alcune vicende
sono accadute senza che lui se ne accorgesse o con la sua
presenza passiva".
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