Primo sciopero nazionale di settembre dei mezzi pubblici con forti disagi nelle città da Nord a Sud della Penisola per la cancellazione delle corse di bus, tram e metro. Uno stop di otto ore che ha riscosso "altissime adesioni con una media nazionale dell'85% e punte fino al 100%", riferiscono i sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, che hanno indetto la protesta per il perdurare dello "stallo" della vertenza per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri ed internavigatori (i lavoratori dei trasporti sui laghi).
"Ci scusiamo per i disagi ma il sistema del trasporto pubblico è diventato inadeguato per tutti: lavoratori, lavoratrici e utenti, ed è a rischio di un collasso generale senza risposte da aziende sul contratto e dal governo sulle risorse", sottolineano le sigle sindacali, avvertendo che in assenze di risposte la protesta andrà avanti. "Le lavoratrici e i lavoratori sono stremati da condizioni lavorative insostenibili e da retribuzioni ai minimi storici", denunciano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, spiegando che lo sciopero di oggi è stato organizzato "nel rispetto delle fasce di garanzia e con modalità stabilite a livello territoriale".
E così, guardando ad alcune città e regioni, a Roma i mezzi si sono fermati dalle 8.30 con la cancellazione di bus e la chiusura delle metro A, B e C, della linea Termini-Centocelle, della Roma-Lido e Roma-Viterbo. Pesanti ripercussioni anche in Campania: a Napoli stop di metro e funicolari ma anche l'interruzione del servizio sulle linee vesuviane e su quelle flegree (Cumana e Circumflegrea). In Basilicata le adesioni allo sciopero hanno raggiunto punte del 100%, mentre in Sardegna del 70% come anche in Toscana, con un'adesione del 90% sulla tramvia di Firenze. A Bologna il 75% dei lavorati del Tper ha aderito all'agitazione.
Adesione del 90% a Genova ed in Trentino. A Milano, invece, la protesta è scattata alle 18 con la chiusura di tutte le linee metro fino a domani mattina. E a Venezia i turisti sono stati presi alla sprovvista dopo che oltre il 60% dei lavoratori del comparto della navigazione ha incrociato le braccia.
Lo sciopero dei mezzi pubblici di oggi archivia la serie di agitazioni scattata sabato nel trasporto aereo e proseguita ieri in quello ferroviario. Ma una nuova protesta nel trasporto pubblico locale è già all'orizzonte: è programmata per venerdì 20 settembre, questa volta indetta dai sindacati di base.
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