La Cassazione, accogliendo la tesi
della difesa sulla competenza territoriale, ha annullato la
sentenza di secondo grado e trasmesso gli atti alla Procura di
Bergamo in merito alla condanna a 8 mesi di reclusione inflitta
a Milano a Giulio Centemero, il tesoriere della Lega accusato di
un finanziamento illecito da 40mila euro del giugno 2016
concordato, per l'accusa, con il patron della catena di
supermercati Esselunga Bernardo Caprotti scomparso nel 2016.
Come riporta oggi il Corriere della Sera, la Suprema Corte,
pur condividendo l'impianto accusatorio, ha ritenuto che siano
competenti i pm bergamaschi, i quali però avranno a che fare con
un caso giudiziario oramai cancellato dalla prescrizione.
Secondo gli ermellini ciò che conta non è il luogo
dell'accordo tra le parti o della sede della società che mise a
bilancio il finanziamento ricevuto, ma il luogo in cui è
avvenuto il versamento del denaro.
In questo caso si tratta della filiale di Seriate (Bergamo)
della banca dove la associazione 'PiùVoci', destinataria della
somma e di cui Centemero era legale rappresentante, aveva aperto
il conto. Somma che, in base alle indagini, sarebbe stata girata
al Carroccio anche per rimpinguare le casse di Radio Padania.
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