"Anche oggi non possiamo fare a
meno di rilevare con preoccupazione la pubblicazione di notizie
già divulgate e contenute nei fascicoli della inchiesta come se
si trattasse di elementi nuovi". Lo scrive l'avvocato di
Giovanni Toti, Stefano Savi, dopo la notizia delle Sos inviate
agli investigatori da Banca d'Italia. "Le informazioni sulle
Segnalazioni di Operazioni Sospette - continua la nota -
richiesta eseguita in data 16 luglio 2024 si riferisce infatti
ai medesimi contenuti già acquisiti dalle indagini con una
Informativa della Guardia di Finanza del 15 dicembre 2023 nel
fascicolo definitivo. Nella stessa informativa gli stessi
investigatori chiariscono, evidentemente dopo opportuna
verifica, l'utilizzo ai soli fini politici delle somme versate
dal Comitato, come rimborso spese, al conto di Giovanni Toti".
"Un conto, lo ribadiamo, dedicato alle sole spese per
attività politica. Non si comprende pertanto né l'esigenza di
tali segnalazioni dopo quasi otto mesi dalla acquisizione di
tali dati al fascicolo della inchiesta, né tanto meno la loro
diffusione a mezzo stampa come elementi di novità non essendo
tali. Riteniamo non sia di aiuto alla verità e alla giustizia la
continua ripetizione, vieppiù con approccio interpretativo
volutamente e maliziosamente accusatorio, di elementi già noti e
chiariti dagli stessi investigatori di una indagine durata oltre
tre anni. Difficile comprendere l'esigenza di nuove Sos nel
luglio del 2024 circa dati contabili noti agli inquirenti da 24
mesi circa e allo stesso modo difficile comprendere quale novità
ciò possa portare alla conoscenza del quadro accusatorio".
"Auspichiamo che un atteggiamento più sereno e lineare possa
accompagnare un processo che tra meno di 90 giorni arriverà in
aula con rito immediato e dunque indagini concluse. La
duplicazione del procedimento, già di per sé assai complesso per
le scelte della procura, non può trasformarsi in una narrazione
parallela e denigratoria, soprattutto per persone chiamate in
causa e già dichiarate totalmente estranee alle accuse in esame
delle stesse informative della Gdf".
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