"La situazione dei tribunali di
Sorveglianza in Italia può essere definita drammatica: i 236
magistrati impiegati nei 29 tribunali sono chiamati a decidere
su un numero altissimo di fascicoli, ne servirebbero mille in
più. Lavorano a ritmi incessanti ma ad oggi sono circa 100 mila
le posizioni al vaglio, solo per quanto riguarda i condannati in
stato di libertà che devono espiare pene uguali o inferiori a 4
anni. Gente che attende di conoscere il proprio destino, se il
carcere o le pene alternative". E' quanto afferma Giovanni Maria
Pavarin, ex giudice di sorveglianza e che è stato responsabile
del Coordinamento nazionale magistrati di Sorveglianza (Conams).
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