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Fassino e il profumo, 500 euro per evitare il processo

Fassino e il profumo, 500 euro per evitare il processo

La proposta del legale per estinguere il reato di tentato furto. Ora decide il Gip

BOLOGNA, 31 luglio 2024, 18:42

Redazione ANSA

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Piero Fassino - RIPRODUZIONE RISERVATA

Piero Fassino - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si avvia probabilmente verso la conclusione la vicenda che ha visto per protagonista l'esponente del Pd Piero Fassino denunciato per il furto del profumo Chance di Chanel del valore di 100 euro al Duty Free del Terminal 1 dell'aeroporto di Fiumicino.

Il gip di Civitavecchia deciderà se accettare o meno la proposta dell'avvocato del deputato dem di estinguere il reato di tentato furto con una riparazione pecuniaria di 500 euro. L'istanza del legale Nicola Gianaria è stata presentata dopo la visione del video che riprende Fassino dentro il duty free.

Il sostituto procuratore Alessandro Gentile ha già dato parere favorevole e ha poi ha trasmesso il fascicolo al Gip che deve decidere senza la fissazione di una udienza. La vicenda risale al 15 aprile scorso: Fassino era a Fiumicino in attesa del suo volo per Strasburgo; a capo del comitato Medio Oriente, proprio quel giorno doveva presiedere i lavori dell'Assemblea del Consiglio d'Europa.

"Tutta la mia vita fa fede della onestà della mia coscienza. E chiunque mi abbia conosciuto può testimoniare della assoluta correttezza e buona fede a cui ho sempre ispirato i miei comportamenti. Resta l'amarezza per l'aggressività, che mi ha molto ferito, con cui è stata trattata la vicenda", ha scritto Fassino in una nota.

Il suo legale ha chiarito che estinguere il reato di tentato furto con una riparazione pecuniaria è un istituto previsto dal Codice: "per noi non è una ammissione di colpa: piuttosto che affrontare nuovamente una manfrina con i giornalisti per un profumo, questa ci pare la scelta migliore, è dettata anche dalla volontà di togliere ulteriore stress al mio assistito che ha già scontato la pena in anticipo".

L'avvocato Gianaria ha spiegato infatti che questa vicenda ha molto provato "psicologicamente il mio assistito, è stato messo sotto tiro, se non si fosse chiamato Fassino nessuno ne avrebbe parlato; questa è una soluzione rapida e indolore, vediamo il giudice cosa deciderà".

Il legale ha anche smentito l'accusa di altri ipotetici furti da parte del parlamentare. "Questa - ha detto all'ANSA - è una storia che è nata all'inizio delle indagini da dichiarazioni mai riscontrate fatte all'interno del duty free ma non ci sono video che le provino, nè il mio assistito è mai stato fermato, non so come qualcuno abbia potuto fare queste affermazioni. C'è solo un unico episodio che è stato contestato e noi, dopo la decisione del Gip, speriamo non se ne riparli mai più".

 

   

 

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