Violentata dall'animatore 17enne del villaggio turistico in Salento in cui era in vacanza con la sua famiglia. Gli abusi, su cui indagano i carabinieri, sarebbero avvenuti mercoledì scorso in una nota struttura ricettiva di Torre dell'Orso, nella marina di Melendugno, meta di decine di migliaia di turisti ogni estate.
A raccontare di averli subiti è stata la stessa ragazzina, nata nel 2011 e originaria del Lazio, che si è confidata con alcuni famigliari. E i suoi genitori hanno subito sporto denuncia. Il 17enne, nato in paese del Trevigiano, è indagato per violenza sessuale ed è stato denunciato.
Nei suoi confronti, al momento, non è stata emessa alcuna misura. Ascoltato dagli investigatori avrebbe negato di avere usato violenza parlando di un rapporto consensuale. Inoltre avrebbe riferito di non essere a conoscenza della vera età della giovane turista. La ragazzina nei giorni scorsi, si è confidata con la mamma e la zia che avevano notato qualcosa di strano nel suo umore: alle le loro domande per capire se avesse problemi ha detto di avere subito degli abusi. E' stata quindi accompagnata dal 118 all'ospedale Santa Caterina Novella di Galatina dove è stato attivato il codice rosa, un percorso di accesso al pronto soccorso riservato a tutte le vittime di violenza, in particolare donne e bambini. E' stata presa in cura dal personale medico dell'emergenza-urgenza, intervenuto insieme ai colleghi di pediatria e ginecologia. Contestualmente la direzione sanitaria ha allertato forze dell'ordine e magistratura.
Su disposizione della procura per i minorenni, sono stati decisi accertamenti sui suoi indumenti che saranno analizzati in laboratorio. Acquisiti anche i filmati del sistema di videosorveglianza del villaggio. "Attendiamo di saperne di più - dice il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino - le indagini sono in corso. Siamo veramente amareggiati per quello che può essere avvenuto e che potrebbe accadere ovunque. Ed è anche per questo che ogni giorno siamo impegnati nel combattere ogni forma di violenza di genere, soprattutto contro le donne. E lo facciamo concretamente". Il primo cittadino ammette lo sconcerto per la notizia che si è subito diffusa in paese. "Siamo solidali con la ragazzina e con la sua famiglia -aggiunge - In questo momento, mentre si attendendo gli sviluppi dell'inchiesta, esprimo la mia vicinanza all'adolescente ed ai suoi affetti più cari". Ci sono diversi aspetti su cui gli inquirenti intendono fare luce. La magistratura minorile al momento ha deciso di non disporre alcuna misura cautelare nei confronti dell'indagato. I carabinieri hanno anche acquisito le testimonianze di altri animatori dello staff e di alcuni ospiti della struttura ricettiva. La ragazzina è stata ascoltata dagli inquirenti in modalità protetta, considerata la giovane età, con l'ausilio di un'assistente sociale. Il personale sanitario ha deciso di attivare il codice rosa perchè prevede precise procedure di allerta e attivazione dei successivi percorsi territoriali, nell'ottica di una continuità assistenziale e di presa in carico globale. Il percorso opera in sinergia con enti, istituzioni ed in primo luogo con la rete territoriale del centri antiviolenza. La notizia degli abusi sulla ragazzina ha suscitato commenti di varia natura sui social, tra chi si dice "sdegnato per l'accaduto" è sostiene che "non è possibile difendere l'indifendibile", e chi invita "ad aspettare l'esito delle indagini perchè è diventato troppo facile creare dei mostri". A quanto accaduto in Salento si aggiunge una storia di abusi a Latina dove un 55enne è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale aggravata perché avrebbe abusato ripetutamente della figlia tra le mura domestiche.
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