E' un'Italia spaccata in due, al Sud
le Regioni dove esser bambini è meno sicuro, tra fattori di
rischio e carenza di servizi, mentre al nord la situazione è
più favorevole all'infanzia. E' il quadro che emerge dalla sesta
edizione dell'Indice regionale sul maltrattamento e la cura
all'infanzia in Italia della Fondazione Cesvi.
Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia sono stabili al
primo e secondo posto dalla precedente rilevazione. Seguono
Emilia-Romagna e Lombardia, che salgono rispettivamente di una e
di due posizioni arrivando al terzo e quarto posto, e poi
Veneto, che dal terzo passa al quinto posto. Il fattore di
rischio complessivo è massimo invece in Campania, all'ultimo
posto e preceduta nell'ordine da Sicilia, Puglia e Calabria,
tutte invariate rispetto alla rilevazione precedente. Altre
variazioni positive di due posizioni riguardano l'Umbria, di una
posizione le Marche, la Basilicata e il Molise. Rimangono
invariati anche Toscana e Piemonte, mentre arretrano di una
posizione la Valle d'Aosta, il Lazio, l'Abruzzo, la Sardegna, di
due posizioni il Veneto e la Liguria.
Rispetto ai servizi di prevenzione e cura del maltrattamento
all'infanzia, la Regione con la miglior dotazione strutturale è
l'Emilia-Romagna, seguita da Veneto, Toscana, Valle d'Aosta,
Umbria e Sardegna. Le prime tre sono in posizione invariata
dalla rilevazione precedente, le tre successive sono migliorate.
Le Regioni con maggiori criticità sono la Campania, all'ultimo
posto in posizione invariata, preceduta dalla Sicilia al
penultimo posto, peggiorata di un gradino, e ancora Calabria e
la Puglia, entrambe in peggioramento. Queste Regioni sono
considerate "ad alta criticità": a fronte di fattori di rischio
elevati, non corrisponde una reazione del sistema dei servizi,
rimasti al di sotto della media nazionale. Rientrano tra esse
anche Molise, Basilicata, Abruzzo, Lazio e Piemonte. Variano di
posizione anche il Piemonte, arretrato di quattro, la Sardegna
che migliora di tre, il Trentino-Alto Adige, la Liguria e il
Friuli-Venezia Giulia che ne hanno perse altrettante.
Sulla capacità di fronteggiare il maltrattamento all'infanzia,
nella sintesi tra fattori di rischio e servizi, l'Emilia-Romagna
si conferma al primo posto. Seguono Trentino-Alto Adige, Veneto
e Friuli-Venezia Giulia, nelle stesse posizioni dalla precedente
edizione, così come la Lombardia. Le Regioni con le maggiori
criticità rimangono Sicilia e Campania. Le Marche migliorano di
tre posizioni, la Valle d'Aosta di due, l'Umbria, la Sardegna,
l'Abruzzo, la Basilicata, il Molise e la Calabria di una.
Peggiorano di tre posizioni la Liguria, il Piemonte e il Lazio,
mentre la Toscana e la Puglia perdono una posizione ciascuna.
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