Arriverà il 10 ottobre prossimo la
decisione del gup di Roma sulla richiesta di patteggiamento a 2
anni e 10 mesi avanzata da Tommaso Verdini, figlio dell'ex
parlamentare Denis, coinvolto nell'indagine della Procura di
Roma su presunte irregolarità nell'affidamento di commesse
all'Anas tra cui una di 180 milioni di euro per il risanamento
di gallerie. Nel procedimento si contestano, a seconda delle
posizioni, anche i reati di corruzione e turbativa d'asta. Nel
procedimento si costituirà parte civile Anas.
Nell'udienza di oggi il giudice ha aggiornato il procedimento
in autunno dopo che Fabio Pileri, socio di Verdini jr nella
società di lobbing Inver, ha rinunciato al patteggiamento e
verrà ora giudicato con il rito immediato assieme ad un
imprenditore. Per questi ultimi due il processo è andato all'8
ottobre davanti ai giudici della seconda sezione collegiale.
Oltre Verdini, non presente oggi in tribunale, ha chiesto il
patteggiamento (ad un anno e 10 mesi) anche un altro indagato.
Per questa vicenda Verdini fu raggiunto, il 28 dicembre scorso,
dalla misura degli arresti domiciliari. Dalle carte
dell'indagine è emerso il 'sistema' che ruotava intorno alla
Inver: alcuni imprenditori si sono rivolti alla società per
ottenere, in cambio di utilità, parte delle ricche commesse
della società che si occupa di infrastrutture stradali e
gestisce la rete di strade statali e autostrade di interesse
nazionale.
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