Una canna in carbonio che riesce a
resistere, piegata come un arco, fino a un peso di 200 chili.
Una barca con motore a scoppio per spostarsi velocemente. E un
motore elettrico, per scivolare sull'acqua silenziosi, per
compiere piccoli spostamenti, arrivare nelle golene dove altri
non arrivano. È la dotazione che Andrea Poggioli, 40 anni,
operaio, usa per andare a caccia dei giganti del fiume Po nel
Ferrarese, pesci siluro della lunghezza di quasi tre metri e del
peso che arriva a toccare i 130 chilogrammi. Prede che una volta
immortalate in scatti ricordo vengono ributtate in acqua.
"Devo superare il record del mondo nella pesca dei siluri,
quello che ho catturato era esattamente 2 metri e 56 centimetri
- racconta al Resto del Carlino - Il record è di tre metri,
basta un soffio. E tanta fortuna". Poggioli viene da una
"dinastia" di cacciatori di "mostri" come li chiama lui. È
figlio di Giuliano, 68 anni, pescatore da una vita. Ed è padre
di un ragazzino 12enne anch'egli innamorato della pesca.
"Ne peschiamo tanti, sappiamo quali acque frequentano, in
quali profondità si nascondono, dove vanno a mangiare perché
magari in quell'ansa del fiume trovano più cibo, conosco i loro
comportamenti, ci sono posti che non rivelerei nemmeno sotto
tortura".
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