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Abusi su una dodicenne, l'orco in famiglia 

Abusi su una dodicenne, l'orco in famiglia 

Madre e compagno in carcere, salvata dalla denuncia del fratello 

AOSTA, 08 aprile 2024, 18:52

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una dodicenne abusata da chi avrebbe dovuto prendersi cura di lei e aiutarla a crescere. L'accusa è la peggiore per una madre: violenza sessuale ai danni della figlia minorenne. Lei, 39 anni, sarebbe stata complice del proprio nuovo compagno, un ventiquattrenne che vive ancora con i propri genitori. I due, residenti in Valle d'Aosta, sono stati portati in carcere in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare. Gli abusi nei confronti della giovanissima studentessa si sarebbero ripetuti nel tempo. Violenze consumate nell'ambiente in cui la ragazzina avrebbe dovuto sentirsi protetta e più al sicuro. A salvarla è stato il racconto del fratellino al padre, che ha allertato le forze dell'ordine.

La vicenda è emersa poche settimane fa, a metà marzo. L'uomo, separato dalla madre dei propri figli, non poteva credere alle proprie orecchie. Ma quelle confidenze così ricche di particolari e dettagli gli sono sembrate davvero troppo per la fantasia di un bambino. Così è partita la denuncia alla polizia. Le frasi del fratellino sono uno degli elementi principali in mano all'accusa. Tutto è avvenuto in pochi giorni: quando la segnalazione è arrivata sul tavolo della procura di Aosta, il sostituto procuratore Manlio D'Ambrosi ha subito attivato la procedura prevista dal 'Codice rosso', con tempi abbreviati per tutelare le vittime di violenza domestica e di genere. Vista la gravità delle accuse, per salvaguardare la minore ed evitare di compromettere le indagini, la richiesta al giudice per le indagini preliminari è stata la più afflittiva: carcere per entrambi. In breve tempo il gip ha emesso l'ordinanza.

Gli arresti sono stati eseguiti giovedì scorso. La coppia non convive e il ventiquattrenne, che abita con la propria famiglia, è stato portato nel carcere di Brissogne. La sua compagna, rintracciata sul suo posto di lavoro dalla polizia, si trova in una casa circondariale piemontese, dato che in Valle d'Aosta manca una sezione femminile. Oggi si sono svolti gli interrogatori di garanzia. Il giovane, assistito dagli avvocati Corinne Margueret e Davide Torrione, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Stessa scelta per la madre della dodicenne, difesa dai legali Michel Milliery ed Elena Nelva Stellio. E' probabile che gli arrestati vogliano aspettare il prosieguo delle indagini prima di parlare ai magistrati. La ragazzina infatti deve ancora raccontare la sua versione agli inquirenti. Lo farà in sede di incidente probatorio, una tappa fondamentale dell'inchiesta.

   

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