Appena venti minuti, in media, di
assistenza psicologica mensile a disposizione di ciascuna
persona detenuta nelle carceri di Emilia-Romagna e Marche. E' la
situazione che si prospetta, a partire dal prossimo primo
aprile, in conseguenza della recente riduzione delle ore di
presenza negli istituti penitenziari delle due regioni,
appartenenti ad un unico distretto.
Il calcolo è in una nota inviata il 21 marzo dal
provveditorato regionale per l'amministrazione penitenziaria di
Emilia-Romagna e Marche al ministero della Giustizia, dove si
sottolinea il problema relativo alle presenze della "figura
dell'esperto", introdotta dall'ordinamento penitenziario del
1975 per aiutare gli operatori dell'amministrazione
penitenziaria nell'osservazione e nel trattamento del condannato
allo scopo di elaborare un programma rieducativo in carcere
finalizzato al suo reinserimento sociale.
Gli ultimi provvedimenti sui fondi hanno portato ad una
riduzione del 50% delle ore di presenza negli istituti del
distretto rispetto al 2023, a fronte, già, di una precedente
riduzione del 40%. Dal primo aprile ci saranno così 1.547 ore
per 4.153 detenuti totali, con una media mensile di 20,57 minuti
per detenuto. A Bologna 173 ore per 831 detenuti, a Parma 187
per 697, a Modena 120 per 529, ad Ancona 149 per 416.
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