I carabinieri hanno dato
esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei
confronti di un cittadino extracomunitario, un 34enne tunisino,
già noto alle forze dell'ordine, con l'accusa di omicidio
preterintenzionale per il decesso di Denny Magina Guardia, 30
anni, morto il 22 agosto 2022 dopo essere precipitato dal quarto
piano di un palazzo in via Giordano Bruno a Livorno, in
circostanze apparse fin da subito dubbie.
Secondo quanto ricostruito dai militari della compagnia di
Livorno, il trentenne, trovandosi nei pressi di una finestra
aperta, sarebbe stato colpito con un violento pugno al volto
dall'indagato nel corso di una lite e sarebbe caduto
all'indietro precipitando. "Le tracce lasciate dall'anello
indossato in quel momento dall'aggressore - spiegano i militari
in una nota - hanno fatto convergere le indagini sul cittadino
extracomunitario": su una ferita al labbro del 30enne isolate
1291 particelle di platino e argento, metalli usati nell'anello,
corrispondente anche per la forma, a quello che il 34enne
avrebbe indossato la notte del decesso di Denny Magina Guardia,
come emerso da foto apparse su un social.
Il 34enne si trova già in carcere dal novembre 2022 per
spaccio di sostanze stupefacenti: proprio nel corso delle
indagini avviate a seguito della morte del 30enne, "si era
evidenziato - spiegano sempre i militari - quale 'cinico e
scaltro spacciatore' che all'interno dell'appartamento" da dove
precipitò Denny Magina Guardia, "gestiva un redditizio traffico
di cocaina, hashish e marijuana". L'accusa è di omicidio
preterintenzionale perchè il 34enne, insieme a un connazionale
31enne, avrebbe cercato di evitare la caduta del giovane uomo,
afferrandolo per le caviglie, senza però riuscirci: tracce del
dna dei due nordafricani sono state trovate sui pantaloni del
trentenne.
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