Un opuscolo che mette in guardia dai
pericoli della violenza di genere e ne illustra i segnali, con
disegni e spiegazioni, che sarà distribuito in centinaia di
migliaia di copie in diversi luoghi pubblici, come quelli di
lavoro, quelli in cui si pratica lo sport e nelle carceri. È
l'iniziativa promossa dal ministero della Giustizia, presentata
oggi in via Arenula dal Guardasigilli Carlo Nordio.
"Lo diffonderemo il massimo possibile - spiega il ministro -
. È un opuscolo dai contenuti molto impattanti e molto chiari.
Si articola in varie sezioni e si parte dai segnali di allarme
che le donne devono comprendere, sintomatici di una possibile
attitudine aggressiva dell'uomo nei confronti della donna: ciò
che prima poteva essere interpretato come galante oggi può
essere interpretato come un allarme. L'unica parte dedicata agli
uomini è quella delle conseguenze che comportano questi reati.
Il compito del ministero e della magistratura non è solo
reprimere ma anche e soprattutto quello di prevenire".
Al ministero è stata anche presentata una raccolta di norme
nazionali, sovranazionali e di tutte le fonti riguardo al reato
sulla violenza di genere. "Si devono trarre degli spunti da
queste norme, perché questo tipo di reato è multiforme. Lo
studio fatto serve e deve servire anche per colmare eventuali
vuoti normativi", ha detto il ministro Carlo Nordio, il quale si
è detto aperto all'ipotesi della realizzazione di un testo unico
su questo argomento giuridico.
"Per realizzare il testo abbiamo trasmesso un questionario a
tutte le procure d'Italia sull'attuazione della normativa,
nazionale e internazionale, della violenza di genere. La
questione è anche di capirne le eventuali problematiche, ma
anche l'analisi del linguaggio utilizzato in ambito normativo e
della comunicazione. Un futuro step sarà infatti quello di
riflettere anche su questi aspetti", ha spiegato Maria Rosaria
Covelli, presidente dell'osservatorio permanente sull'efficacia
delle norme in tema di violenza di genere e domestica.
Per Covelli "serve una tendenziale omogeneità nell'approccio
delle procure a questa materia. L'obiettivo è di migliorare
l'organizzazione degli uffici giudiziari, anche per questo
stiamo realizzando anche un raccolta di buon pratiche
organizzative".
Secondo i dati diffusi alla presentazione dell'opera, nel
2022 ci sono state in primo grado 3.443 sentenze di condanna per
violenze sessuali, 973 quelle per violenze sessuali e 2.281 per
atti persecutori.
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