E' partita da una denuncia sporta da
una donna, titolare di un'attività commerciale, l'indagine che
ha portato all'arresto, ai domiciliari, per estorsione aggravata
di un agente della polizia di Stato in servizio presso la
questura di Terni da parte dei colleghi della squadra mobile (e
non dai carabinieri come si era appreso inizialmente). La misura
è stata disposta dal gip.
Il lavoro degli inquirenti sarebbe andato avanti alcuni mesi,
anche con l'ausilio di intercettazioni, dopo che la donna aveva
riferito ai carabinieri di avere consegnato nel tempo importanti
somme di denaro al poliziotto, per evitare controlli e sanzioni.
Con quest'ultimo che avrebbe minacciato pesanti conseguenze,
millantando conoscenze importanti nell'ambito della polizia.
Da quanto appreso, l'agente - operativo nei ruoli tecnici, in
particolare nella gestione degli automezzi di servizio della
questura - sarebbe stato oggetto nel tempo di diversi
procedimenti disciplinari e da circa un anno era spesso assente
dal lavoro.
L'interrogatorio di garanzia si terrà giovedì mattina di
fronte al giudice Chiara Mastracchio.
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